Razov: forse italiani in Ucraina. Mosca: atomica per difendere annessioni

L'ambasciatore russo a Roma Razov "Non escludo l'invio di uomini da parte di Roma", poi la marcia indietro. Colloquio tra Putin ed Erdogan per il grano

Esteri

Guerra in Ucraina, nuove minacce da Medvedev sull'uso dell'arma nucleare

Non è escluso che, oltre alle armi, l'Italia abbia inviato uomini a combattere in Ucraina a fianco delle truppe di Kiev. Lo ha detto l'ambasciatore russo in Italia, Sergei Razov, nel corso di una intervista rilasciata a Oval Media e rilanciata dall'account Twitter dell'ambasciata di Mosca a Roma.

''In otto anni sono state uccise 14mila persone nel Donbass e questi sono i motivi per cui, come ha spiegato il presidente Putin, abbiamo dovuto iniziare l'operazione militare speciale'', ha detto Razov dicendo che ''forse anche italiani'' erano impegnati nel Donbass.

"Sono un modesto ambasciatore della Federazione russa, mi trovo da migliaia di chilometri da quel posto, non sono stato in Donbass, ma posso assicurare come ha detto Putin che il Donbass fa parte dei territori russi. Qualsiasi conflitto deve prima o poi finire con un accordo di pace, ma che forma avrà questo accordo lo vedremo in futuro'', ha aggiunto.

Guerra in Ucraina, l'ambasciata russa precisa: Razov ha parlato di cannoni italiani e non persone

Nel corso dell'intervista rilasciata dall'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov al canale televisivo Oval Media il 28 ottobre scorso a margine del XV Verona Eurasian Economic Forum a Baku, in Azerbaijan, il diplomatico ha parlato di ''cannoni italiani'' e non di persone inviate dal nostro Paese nel Donbass. Lo precisa l'ambasciata russa a Roma in una nota. Letteralmente, l'ambasciata ricostruisce che l'intervistatore Franco Fracassi ha detto: ''Io quest'estate ad agosto sono stato in Donbass e due cose mi hanno fatto veramente impressione. La prima, a Donetsk ogni 40 secondi si sentiva un’esplosione di cannone e a Donetsk non c’è la guerra perché il fronte sta a centinaia di chilometri''. Razov ha annuito e Fracassi ha aggiunto ''perché erano arrivati i cannoni italiani che bombardavano la città. Non gli italiani, ma, con i cannoni italiani''. A quel punto Razov ha detto ''forse italiani''. Fracassi quindi ha chiesto ''forse anche italiani?''. E Razov: ''non escludo, si''.

''L'obiettivo dell'Ucraina di riconquistare tutti i territori che in precedenza le appartenevano'' e che ora sono sotto il controllo russo significa ''una minaccia all'esistenza del nostro Stato e il crollo della Russia di oggi''. Lo scrive su Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev affermando che questo giustifica l'uso delle armi nucleari. Perché, afferma Medvedev, ''ciò rappresenta una ragione diretta per l'applicazione della clausola 19 dei Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare''.

Ma chi è, si chiede Medvedev, che ''pianifica un conflitto nucleare, fatemelo sapere? Che cos'è questa se non una diretta provocazione di una guerra mondiale con l'uso di armi nucleari?''. Secondo il fedelissimo di Putin ''i Paesi occidentali stanno spingendo il mondo a una guerra globale. E solo la vittoria completa e definitiva della Russia è una garanzia contro il conflitto mondiale''.

Guerra in Ucraina, accordo sul grano: colloquio telefonico tra Putin ed Erdogan

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in merito all'accordo sul grano raggiunto a Istanbul il 22 luglio e che Mosca ha sospeso. Lo ha reso noto l'ufficio della presidenza turca in una nota, spiegando che ''durante la conversazione sono state discusse questioni regionali, in particolare gli ultimi sviluppi della guerra russo-ucraina. Il presidente Erdogan ha affermato che Ankara continuerà a prendere le iniziative necessarie per risolvere i problemi relativi all'attuazione del Memorandum di Istanbul sulla fornitura di grano".

Guerra in Ucraina, a Kiev ripristinate acqua e elettricità

A Kiev, dopo i bombardamenti delle forze russe, l'approvvigionamento idrico ed energetico è stato completamente ripristinato. Ad annunciarlo, secondo quanto riferisce 'Ukrinform', è il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko.

"L'approvvigionamento idrico delle case dei residenti di Kiev è stato completamente ripristinato. Ringrazio gli specialisti di Kyivvodokanal e Dtek, che hanno lavorato per quasi un giorno per restituire acqua ed elettricità ai residenti della capitale", ha detto. Secondo Klitschko, anche l'approvvigionamento energetico a Kiev è stato ripristinato, "ma si procede comunque a distacchi".

 

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