Russia, attentato a scrittore pro Cremlino: "Usa e Regno Unito responsabili"

Medvedev: "Responsabilità diretta di Usa e Regno Unito. Attentato a Prilepin non resterà impunito". Kiev: "E' vittima della repressione russa"

di Redazione Esteri
Zakhar Prilepin
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Russia, auto esplosa: ferito lo scrittore pro-Cremlino Prilepin

Il noto scrittore russo pro-Cremlino, Zakhar Prilepin, è rimasto ferito nell'esplosione della sua auto fuori Nizhny Novgorod, nella Russia centrale. Lo hanno riferito i soccorritori mentre dal suo entourage hanno fatto sapere che "sta bene". "Lo scrittore era in viaggio con la famiglia nel villaggio di Pionerskoye a Nizhny Novgorod, l'auto su cui si trovava e' esplosa. L'autista e' stato ucciso e lo scrittore e' stato ferito e ricoverato in ospedale", hanno detto i servizi di emergenza. Secondo le prime informazioni, sotto l'auto e' stato installato un ordigno esplosivo improvvisato.

Russia: Prilepin, sospettato "confessa" di lavorare per Kiev

Il comitato investigativo russo ha fatto sapere che l'uomo fermato in relazione all'attentato contro lo scrittore nazionalista Zakhar Prilepin, si chaima Aleksandr Permyakov e ha confessato di aver "agito su ordine dei servizi segreti ucraini". Lo riportano le agenzie russe.

"Sulla strada lungo il percorso dell'auto di Prilepin", si legge nella ricostruzione del Comitato investigativo russo dopo l'interrogatorio, "Permyakov ha piazzato un ordigno esplosivo che ha azionato a distanza. Successivamente e' fuggito dalla scena, ma e' stato arrestato dalle forze dell'ordine quando e' uscito dal bosco in un'altra zona abitata".

Il Comitato investigativo ha definito un "atto terroristico" l'attentato contro lo scrittore, che aveva combattuto tra il 2016 e il 2018 in Donbass e che aveva partecipato anche alle ostilita' in Ucraina dopo essersi arruolato nella Guardia Nazionale. Il ministero dell'Interno ha confermato che Prilepin e' rimasto ferito e che un'altra persona, quella al volante dell'auto esplosa, e' morta. Non e' il primo attacco contro i nazionalisti russi negli ultimi mesi e Mosca ha sempre puntato il dito contro i servizi segreti ucraini.

Il 2 aprile, il noto blogger militare Vladlen Tatarski, convinto sostenitore della campagna militare russa in Ucraina, e' morto a seguito di un'esplosione in un bar di San Pietroburgo; secondo le autorita' russe, i responsabili sono "i servizi segreti ucraini e i loro agenti, compresi quelli dell'opposizione russa in esilio". Il 6 marzo, il Servizio di sicurezza federale (Fsb) ha dichiarato di aver sventato un attacco, anch'esso presumibilmente preparato dall'Ucraina, contro il cosiddetto "oligarca ortodosso" Konstantin Malofeev, capo dell'emittente nazionalista Tsargrad.

Il 20 agosto 2022, l'auto della giornalista Daria Dugin, figlia di Aleksandr Dugin, filosofo alleato del presidente russo Vladimir Putin, e' esplosa nella regione di Mosca, uccidendola. La Russia ha attribuito l'attacco a un cittadino ucraino. Prilepin, che ha combattuto a meta' degli Anni '90 anche in Cecenia e Daghestan, e' stato il leader del partito ultranazionalista 'Per la verita'' che ha creato nel 2020 e si e' fuso poi, nel 2021, con 'Russia Giusta'.

Lo scrittore e' stato anche membro del bandito Partito nazionale bolscevico di Eduard Limonov. Successivamente, ha sostenuto l'opposizione extraparlamentare nella richiesta delle dimissioni di Putin. La sua posizione e' poi cambiata dopo l'annessione della Crimea nel 2014, quando ha annunciato pubblicamente che avrebbe smesso di criticare il Cremlino. Tra le sue opere tradotte in Italia "Sankja", "Il monastero" e "Il peccato".

Russia: Mosca, Usa e Gb responsabili ferimento Prilepin 

Il ferimento dello scrittore russo pro-Cremlino, Zakhar Prilepin, nell'esplosione della sua auto e' "responsabilità diretta degli Stati Uniti e della Gran Bretagna". Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, su Telegram. "Il fatto si e' avverato, Washington e la Nato hanno alimentato un'altra cellula terroristica internazionale: il regime di Kiev", ha aggiunto, invitando a "pregare per Zachar".

Russia: Medvedev, "attentato a Prilepin non restera' impunito"

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Dmitri Medvedev, assicura che l'attentato contro lo scrittore nazionalista Zakhar Prilepin non restera' impunito. In un telegramma allo scrittore, Medvedev ha qualificato l'attentato come un "vile attacco" degli "estremisti nazisti" ucraini. "Stiamo combattendo contro un nemico codardo, che cerca di intimidirci. Sceglie per obiettivo gli autentici patrioti del nostro paese, quelli che dedicano tutte le proprie energie al servizio della patria e stanno facendo tutto il possibile per avvicinarsi alla vittoria sul neonazismo ucraino" ha scritto Medvedev. "Questi crimini - ha aggiunto - non resteranno impuniti. Non vanno in prescrizione. Le persone che li hanno commessi, cosi' come i loro patrocinatori ideologici, non potranno evitare il castigo". Nessun commento ha finora rilasciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, osservando che e' prematuro capire chi c'e' dietro l'attentato. 

Kiev, Prilepin vittima della repressione russa

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha accusato gli stessi russi di essere dietro all'attentato contro Zakhar Prilepin. "Moloch (divinità alla quale si offrivano sacrifici umani) è sempre prevedibile. Non smette mai di masticare. Prima divora i suoi nemici, poi divora persone a caso e infine divora i suoi. Per prolungare l'agonia del "clan di Putin" e per mantenere l'illusorio "controllo totale", la macchina repressiva russa accelera i ritmi e rastrella tutti, compresi (per un dessert particolarmente squisito) gli attivisti Z e V. Alla vigilia del crollo, Mosca sarà estremamente cupa", ha scritto su Twitter

Mosca indignata, su attacco Prilepin "silenzio inaccettabile"

La Russia ha denunciato il "silenzio inaccettabile" della comunita' internazionale che non ha denunciato l'attentato avvenuto oggi contro lo scrittore nazionalista Zakhar Prilepin, rimasto gravemente ferito dopo che un ordigno ha fatto saltare in aria l'auto su cui viaggiava nella regione di Nizhny Novgorod. "Il silenzio delle organizzazioni internazionali competenti in materia e' inaccettabile", si legge in una nota del ministero degli Esteri russo. Per quanto accaduto Mosca ha accusato Kiev e i "suoi sponsor, principalmente gli Stati Uniti". Secondo gli inquirenti russi, il cittadino ucraino fermato come sospettato ha confessato di aver agito "su ordine dei servizi segreti" di Kiev.

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