"Russia pronta a neutralizzare la Nato". Parla il nuovo capo di Stato maggiore

E da Berlino arriva l'ok a Varsavia sui Leopard

Vladimir Putin (LaPresse)
Esteri

Ritorno al sistema sovietico di due distretti militari nel nord-ovest, con sede a Mosca e San Pietroburgo

Mosca ha deciso di ristrutturare e potenziare le sue forze armate per difendersi dalla politica aggressiva "dell'intero Occidente", che vuole espandere la Nato con l'ingresso di Svezia e Finlandia e sta usando l'Ucraina come uno strumento in una "guerra ibrida" contro la Russia. Lo ha detto il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, il generale Valery Gerasimov, nella prima intervista da quando è stato nominato comandante in capo dell'operazione militare in Ucraina, l'11 gennaio scorso. Gerasimov parla di "neutralizzare la Nato".

"Oggi - ha affermato Gerasimov parlando al giornale Argumenti i Fakty - le nuove minacce della Nato sono le sue aspirazioni ad espandersi alle spese di Finlandia e Svezia, così come l'uso dell'Ucraina come strumento nella guerra ibrida contro il nostro Paese". "La Russia moderna non aveva ancora conosciuto un tale livello ed intensità di operazioni militari" da parte dei suoi avversari, ha aggiunto il capo di Stato maggiore, affermando che Mosca si trova ad affrontare "virtualmente l'intero Occidente collettivo".

Da qui, sottolinea ancora Gerasimov, l'esigenza della ristrutturazione delle forze armate russe, annunciata la settimana scorsa dal ministro della Difesa Serghei Shoigu, che prevede tra l'altro di aumentare di un terzo gli effettivi per arrivare a un totale di 1,5 milioni di soldati entro il 2026. Tra le altre riforme ricordate dal generale vi è la creazione di un nuovo corpo d'armata nella repubblica settentrionale della Karelia, al confine con la Finlandia, il ritorno al sistema sovietico di due distretti militari nel nord-ovest, con sede a Mosca e San Pietroburgo, e il dispiegamento di tre divisioni motorizzate nelle regioni meridionali ucraine di Kherson e Zaporizhzhia, annesse nel settembre scorso dalla Russia. "Il fine principale di questa ristrutturazione - ha sottolineato Gerasimov - è assicurare la protezione della sovranità e dell'integrità territoriale del nostro Paese".

Domani ok di Berlino alla Polonia sui Leopard - La Germania potrebbe dare l'ok alla Polonia per l'invio dei carri armati Leopard 2 in Ucraina già domani, riferisce Bloomberg. "La Germania dovrebbe dare già mercoledì alla Polonia l'approvazione per riesportare i suoi carri armati Leopard di fabbricazione tedesca in Ucraina, secondo persone a conoscenza della questione che hanno chiesto di non essere identificate", scrive l'agenzia. La Polonia "ha chiesto formalmente l'autorizzazione oggi e il governo tedesco ha detto che avrebbe risposto con urgenza", ha aggiunto, ricordando che secondo la legge tedesca i tank "possono essere inviati in Ucraina solo con il consenso di Berlino".

In realtà la decisione del governo tedesco sarebbe stata preceduta da intense consultazioni di diversi giorni con gli alleati, soprattutto a Washington. Lo rivela Der Spiegel, ricordando che il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sempre sottolineato di voler fornire i carri armati solo in collaborazione con altre nazioni come gli Stati Uniti. Secondo le informazioni di Spiegel, i carri armati tedeschi Leopard destinati a Kiev provengono dalle scorte della Bundeswehr. A medio-lungo termine, potrebbero essere preparati per l'uso altri carri armati provenienti da stock industriali.

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