Russia, "morte improvvisa" del presidente di Lukoil. Siamo al decimo mistero
Vladimir Nekrasov é il terzo alto dirigente dell'azienda petrolifera (critica verso la guerra) a morire in modo anomalo
Russia, ennesima morte misteriosa. Il 66enne presidente di Lukoil trovato senza vita
Continuano le morti "misteriose" in Russia, decimo decesso di un alto dirigente dall'inizio della guerra con l'Ucraina, addirittura il terzo nella stessa azienda petrolifera, da sempre critica verso la decisione di Putin. Prima del 66enne Vladimir Nekrasov era stata la volta del numero uno di allora Ravil Maganov che nel settembre dell’anno scorso volò giù dalla finestra di un ospedale moscovita. Sarà certamente un caso, - si legge su Il Corriere della Sera- ma fare il manager alla Lukoil, la più grande compagnia petrolifera russa privata che ha criticato all’inizio l’avventura in Ucraina, non allunga la vita. Ha suscitato perplessità anche la scomparsa del viceministro della Scienza Pyotr Kucherenko, che aveva solo 46 anni e che è deceduto dopo essersi sentito male mentre era in volo. Kucherenko si era schierato contro l’Operazione speciale.
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L’annuncio fatto ieri sulla scomparsa di Nekrasov - prosegue Il Corriere - non chiarisce se il dirigente soffrisse già di cuore. Lukoil si è limitata a ricordare la lunga carriera nel settore, cinquant’anni nel petrolio e nel gas. Aveva iniziato giovanissimo a 16 anni, ai tempi dell’Unione Sovietica. Ancora più inconsueta la morte di Aleksandr Subbotin, membro del consiglio di amministrazione di una controllata di Lukoil, che nel maggio 2022 è stato trovato cadavere nella casa di uno sciamano in una cittadina vicino Mosca. Secondo il racconto di chi era con lui, era andato lì per guarire dalla dipendenza da alcool. Lo sciamano gli aveva inoculato veleno di rospo che anziché guarirlo lo ha ucciso.