Sanna Marin? Amata più dagli stranieri che dai finlandesi. A breve può saltare

Tutti i sondaggi la danno in svantaggio alle elezioni del 2 aprile. Ma per lei potrebbero aprirsi le porta della Commissione europea del post Ursula

Esteri

Finlandia, Sanna Marin rischia la poltrona alle elezioni del 2 aprile

Se c'è una politica internazionale popolare all'estero questa è probabilmente Sanna Marin. La premier della Finlandia è apprezzatissima, soprattutto in occidente, per la fermezza nelle dichiarazioni ("La via d'uscita dalla guerra in Ucraina? Che la Russia se ne torni a casa", aveva detto per esempio qualche tempo fa) nonché nella presenza fisica. Triste che si valuti questo in una figura politica ma ahimè accade ancora molto, soprattutto se la figura politica in questione è di sesso femminile. Ma Sanna Marin si è fatta molti ammiratori anche e soprattutto per la sua guida decisa, che ha portato Helsinki a un passo dall'ingresso nella Nato.

Eppure, non tutti amano Marin e il suo partito. Anzi. A meno di due mesi dalle elezioni generali finlandesi, Marin rischia seriamente di perdere la poltrona da premier visto che secondo la maggior parte dei sondaggi di opinione il suo partito dei socialdemocratici è in netto svantaggio rispetto all'attuale opposizione. Il voto è fissato per il prossimo 2 aprile e proprio in questi giorni è cominciata la campagna elettorale che nel giro di qualche settimana porterà i finlandesi alle urne. 

Il partito di coalizione nazionale di centro-destra dello sfidante Petteri Orpo appare in vantaggio. Il partito di Orpo è attualmente in vantaggio nei sondaggi di opinione: il suo NCP ha il sostegno del 22% degli elettori, mentre i socialdemocratici e il Partito dei Finlandesi di estrema destra sono entrambi al 19%. Una tendenza, quella delle sinistre in difficoltà, che è diffusa praticamente in tutta Europa. In Germania, il cancelliere socialdemocratico tedesco Olaf Scholz sembra sempre più in difficoltà anche coi risultati degli ultimi voti locali, mentre la leader del centro-sinistra svedese Magdalena Andersson ha perso il potere alle elezioni di settembre.

 

Come racconta Politico, molti elettori finlandesi hanno espresso preoccupazioni sul modo in cui Marin e i socialdemocratici hanno gestito la Finlandia, in particolare sul modo in cui hanno supervisionato l'aumento del debito pubblico. Gli ultimi dati ufficiali hanno mostrato che il debito pubblico come percentuale della produzione economica finlandese è salito al 70,9% nel terzo trimestre del 2022 dal 68,7% dello stesso trimestre dell'anno precedente, e questo aumento si è già rivelato un tema chiave della campagna elettorale. 

 

Il leader dell'opposizione Orpo ha recentemente suggerito che l'aumento del debito rischia di minare i servizi sociali finlandesi e ha affermato che il Paese deve "svegliarsi per capire a cosa sta portando l'indifferenza del governo nei confronti del debito". Nel lancio della sua campagna elettorale, Marin ha affermato che la chiusura delle "scappatoie fiscali" garantirebbe la salute dell'economia. Ciò potrebbe includere un aumento delle tasse sul capitale e sull'eredità.

In caso di ko, Sanna Marin potrebbe lanciarsi verso la Commissione europea

Gli analisti non escludono una rimonta dei socialdemocratici nelle prossime settimane, con Marin che è una risorsa per un partito molto meno popolare della sua leader. Anzi, sarebbe proprio grazie a Marin che il declino dei socialdemocratici si era arrestato o aveva rallentato, a differenza di quanto accaduto in altri paesi scandinavi.

Ma se dovesse perdere, per Marin potrebbero aprirsi le porte di Bruxelles. Il gruppo dei Socialdemocratici è infatti in grande difficoltà dopo lo scandalo Qatargate che ne ha minato le fondamenta. Il nome di Marin potrebbe diventare spendibile come candidata S&D alla guida della Commissione europea in vista delle elezioni europee della primavera del 2024.

Lorenzo Lamperti

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