Ucraina, Putin e le bombe a grappolo. La guerra nucleare è già iniziata
Gli ordigni utilizzati sono vietati da trattati internazionali. Rilasciano sostanze tossiche
Ucraina, la guerra nucleare a Kiev. I russi lanciano bombe tossiche
La guerra in Ucraina continua e non accenna a fermarsi. Il settimo giorno di bombardamenti ha visto aumentare la potenza di fuoco da parte dei russi. Putin vuole conquistare Kiev e far decadere il governo Zelensky e per farlo è disposto a tutto. Si spiega così - si legge sul Corriere della Sera - l'utilizzo delle cosiddette bombe a grappolo. Mosca infatti ha usato anche armi non certo precise, che possono avere un impatto devastante. La testata infatti è composta da gas infiammabile e particelle metalliche: quando esplode, la sostanza si disperde in modo rapido e crea una sorta di «nuvola» o bolla, quindi c’è una nuova deflagrazione.
Le conseguenze - prosegue il Corriere - sono temperature altissime, un’onda d’urto più lunga e ossigeno che brucia. Il colpo non può essere contenuto da un muro, la miscela è in grado di infilarsi negli spazi, in qualsiasi ambiente: viene usata per colpire bersagli asserragliati in un edificio, all’interno di bunker o di grotte. L’impatto è bellico, ma anche psicologico. L’ordigno rilascia sopra l’obiettivo una pioggia di submunizioni che di solito devono esplodere con l’impatto. Sarebbero vietate da un accordo internazionale.