Ucraina, svolta nella guerra: Mosca ordina il ritiro delle truppe da Kherson
Il contingente di Mosca verrà ora spostato a Est, sulla riva sinistra del fiume Dnepr, dove verranno allestite nuove postazioni difensive
Guerra Ucraina, è morto Kyrill Stremousov, vicegovernatore filorusso di Kherson
“Kherson non può essere rifornito completamente. La Russia ha fatto tutto il possibile per garantire l'evacuazione degli abitanti di Kherson": con queste parole il generale Sergei Surovikin, comandante dell''operazione speciale russa in Ucraina, raccomanda al ministro della Difesa Sergei Shoigu il ritiro da Kherson. Il contingente di Mosca verrà ora spostato a Est, sulla riva sinistra del fiume Dnepr, dove verranno allestite nuove postazioni difensive su proposta di Surovikin accolta dal ministro della Difesa Shoigu. "La decisione ripiegare sulla riva orientale del Dnepr non è facile ma allo stesso tempo salveremo la vita di nostri militari", ha spiegato Surovikin, che ha poi di nuovo accusato le forze di Kiev di voler sferrare un attacco missilistico alla diga di Nova Kakhovka per allagare l'area circostante.
L'annuncio del ritiro, così come il decesso di Kyrill Stremousov, vicegovernatore dell'amministrazione regionale installata dagli occupanti russi a Kherson, morto in un incidente stradale, dalle circostanze ancora ambigue (secondo WarGonzo, uno dei blogger filorussi più seguiti su Telegram, è avvenuto nei pressi della città di Henichesk) segnano una svolta significativa nel conflitto russo ucraino, giunto ormai al nono mese di combattimenti.
Guerra Ucraina, la replica di Kiev: "Nessun segnale di arretramento"
Kiev ha fatto sapere di non vedere "alcun segno" di un ritiro russo da Kherson. La notizia della ritirata delle truppe di Mosca è stata confermata dal ministero della Difesa russo secondo il quale è stata ordinata per evitare il totale isolamento dei militari sulla sponda destra del fiume Dnepr. Come ha sottolineato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhaylo Podolyak, "non vediamo alcun segno che la Russia stia lasciando Kherson senza combattere". Secondo Kiev, l'annuncio di ritiro potrebbe essere una "messinscena televisiva".
Guerra Ucraina, Kiev frena sui negoziati: "Nessuna pressione degli alleati per la pace con Mosca"
Da parte sua Kiev frena però sui negoziati, ribadendo che non ci sarebbe "nessuna pressione dei partner stranieri" per spingere l'Ucraina ad aprire alla pace Mosca, ha rivelato Ukrainska Pravda, citando alte fonti governative ucraine e circoli diplomatici. "Non ci stanno spingendo ad aprire negoziati, ma stanno semplicemente dicendo 'è meglio non rifiutare così categoricamente i russi' in modo da tranquillizzare gli europei", scrive il sito citando una fonte del governo.
Circoli diplomatici contattati da Ukrainska Pravda hanno inoltre negato pressioni dei partner occidentali per aprire un negoziato con Mosca. "Al momento non sta accadendo nulla di serio. Ci sono conversazioni molto vaghe su come procedere", ha detto al sito una fonte coinvolta in negoziati internazionali. Attualmente, si legge, non vi è alcun lavoro preparatorio in vista di possibili negoziati con Mosca.
Nei giorni scorsi i media americani avevano scritto che l'amministrazione Biden aveva fatto pressione su Kiev perché non dicesse più di rifiutare ogni negoziato con il presidente russo Vladimir Putin. Ieri il vice ministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko, ha dichiarato che Mosca non pone precondizioni a negoziati con Kiev. Ma gli ucraini ritengono sia una mossa propagandistica.
Ucraina, Sunak: "Forniremo un lotto di 25mila abiti invernali ai militari di Kiev"
A proposito di alleati, oggi mercoledì 9 novembre, il Regno Unito ha fatto sapere che fornirà un lotto di equipaggiamento invernale alle forze armate ucraine per aiutarle a difendere il loro Paese durante il rigido inverno ucraino. Lo ha reso noto il primo ministro britannico Rishi Sunak. "Dobbiamo continuare a sostenere il popolo ucraino nella sua resistenza alla brutalità di Putin - ha affermato il premier - Sono lieto che l'equipaggiamento donato dalla Gran Bretagna riscalderà e garantirà la sicurezza delle forze armate ucraine in un momento in cui devono affrontare una pericolosa lotta invernale per la loro Paese".
La Gran Bretagna trasferirà in Ucraina altri 12.000 set letto e 150 tende riscaldate. "Entro la metà di dicembre, consegnerà più di 25.000 abiti per il freddo estremo, in modo che le truppe possano operare e sopravvivere alle basse temperature in Ucraina", ha affermato il governo britannico. I kit per il freddo estremo si aggiungono ai 7.000 per il freddo normale distribuiti alle reclute nell'ambito dell'operazione Interflex.