Russia, esploso un gasdotto: 3 morti. Ucraina, 2 giornalisti italiani feriti

Putin all'intelligence: "Le persone delle zone annesse contano sulla vostra protezione"

Il giornalista Claudio Locatelli
Esteri

Russia, esplosione in gasdotto verso l'Ucraina 

Un'esplosione ha squarciato il gasdotto Urengoi-Pomary-Uzhhorod, che dalla Russia attraversa l'Ucraina: lo riportano i media russi. Secondo l'agenzia di stampa Ria Novosti, che cita il ministero regionale delle Emergenze, l'esplosione - e un successivo incendio - sono stati provocati da una fuga di gas. L'incidente è avvenuto nel distretto russo di Vurnarsky, nella Repubblica di Chuvash, a circa 680 km a est di Mosca.

Russia: tre morti e un ferito in esplosione gasdotto

Tre persone sono rimaste uccise e una ferita nell'esplosione del gasdotto. "L'esplosione e' stata molto forte", ha raccontato Olga Smirnova, la sindaco del comune dove si e' verificata l'eplosione, Kalinin. "La combustione del gas sul luogo dell'incidente e' stata eliminata", ha reso noto il ministero delle Emergenze citato da Interfax. "E' stato stabilito che l'esplosione che ha generato l'incendio si e' verificata durante i lavori di riparazione programmati nella sezione del gasdotto sotterraneo", ha aggiunto il ministero.

Oggi 20 dicembre 2022 la guerra tra Russia e Ucraina è arrivata a 300 giorni

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è a Bakhmout, una cittadina nella regione orientale ucraina di Donetsk, teatro da mesi di intensi combattimenti tra l'esercito russo e le forze ucraine.

Zelensky propone un blackout mondiale per l'Ucraina

Un blackout mondiale di un’ora per dimostrare solidarietà all’Ucraina. La proposta arriva dal presidente  Zelensky, che ha chiesto a tutti i cittadini del mondo di spegnere le luci di istituzioni, monumenti e quelle natalizie delle singole case per dimostrare vicinanza al Paese invaso dalla Russia. Il blackout è previsto per domani, 21 dicembre, dalle 20 alle 21.

Putin: "La situazione è estremamente difficile nelle zone annesse"

"La situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile": lo ha detto ieri sera il presidente russo Vladimir Putin in occasione della Giornata dei Servizi di Sicurezza. 

Il leader russo all'intelligence: "Le persone che vivono lì contano sulla vostra protezione ed è vostro dovere fare tutto il necessario per garantire al massimo la loro sicurezza, il rispetto dei loro diritti e libertà".

Lo riporta il Guardian ricordando che Mosca ha annesso illegalmente a settembre queste quattro regioni ucraine. Putin ha inoltre ordinato ai Servizi federali di sicurezza (Fsb) di intensificare la sorveglianza della società russa e delle frontiere del Paese per contrastare quello che considera "l'emergere di nuove minacce" dall'estero.

Tensione tra Ue e Russia

La tensione tra Russia e Unione europea è salita dopo il via libera, da parte di Bruxelles, al price cap sul gas a 180 dollari che entrerà in vigore dal 15 febbraio 2023. Mosca ha fatto sapere che prenderà provvedimenti in merito.

Kiev rimasta completamente senza acqua

A causa della situazione di emergenza le stazioni di pompaggio dell'acqua della compagnia di distribuzione idrica ucraina Kyivvodokanal sono disconnesse dalla rete elettrica: per questo motivo a Kiev non c'è acqua. Lo ha reso noto l'operatore sul suo sito. 

"Entro un'ora verrà ripristinata la corrente alle stazioni di pompaggio, quindi ci vorrà del tempo prima che il sistema di approvvigionamento idrico si avvii. I tecnici di Kyivvodokanal stanno facendo tutto il possibile per restituire l'acqua ai rubinetti dei consumatori il prima possibile", ha scritto Kyivvodokanal.

Bombardata la città russa di Shebekino, mancano luce e acqua

Bombardamenti questa mattina sulla città russa di Shebekino, nella regione di Belgorod, colonne di fumo nero si vedono nei video postati dai residenti: l'attacco ha provocato l'interruzione delle forniture idriche ed elettriche.

"L'alimentazione elettrica è stata interrotta a causa dei bombardamenti. Un terzo dei residenti della città è rimasto senza elettricità. Granate hanno colpito la zona industriale. C'è almeno una vittima", ha scritto su Telegram il governatore della regione Vyacheslav Gladkov.

Kiev, un convoglio russo bombardato sull'istmo della Crimea

Nella notte una colonna di veicoli russi è andata a fuoco sull'istmo di Crimea, le fiamme sono state riprese in un video: lo ha reso noto il sindaco in esilio di Melitopol Ivan Fedorov, secondo il quale le Forze armate ucraine si stanno avvicinando alla Crimea.

"Ultimamente si sono verificate situazioni misteriose ai danni degli occupanti che pensavano di essere al sicuro. Questa notte sull'istmo di Crimea, vicino a Chongar, un convoglio di veicoli di russi è finito sotto il fuoco. Sulla stessa penisola si sentono continuamente strane esplosioni. Nascondendosi in Crimea, i russi sperano di non essere raggiunti dalle nostre forze o di essere salvati dalla loro affidabile difesa aerea. Tuttavia, i fatti dicono il contrario", ha commentato Fedorov.

La Russia ha perso finora 99mila soldati in Ucraina

"Tra un giorno la Russia arriverà a perdere 100mila dei suoi soldati in Ucraina, finora ne ha persi 99mila". Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky nel consueto discorso serale. "Il motivo? Nessuno a Mosca ha una risposta. Fanno la guerra e sprecano la vita delle persone – la vita di altre persone, non i loro cari, non la propria vita, ma gli altri – e solo perché qualche gruppo al Cremlino non sa ammettere gli errori e ha una terribile paura della realtà. Ma la realtà parla da sé" ha aggiunto Zelensky.

Bakhmut è il punto più caldo del fronte di guerra

Nel suo discorso serale Zelensky ha fatto il punto sulla resistenza ucraina sottolineando che Bakhmut "rimane il punto più caldo lungo i 1300 chilometri della linea del fronte. Da maggio i russi cercano di prenderla, ma Bakhmut resiste e sta a sua volta spezzando i russi e i mercenari che li hanno sostituiti", ha aggiunto Zelensky che ha ringraziato i combattenti delle città di Soledar, Avdiyivka, Maryinka, la direzione di Kremensky e dell’intera regione del Donbass.

Kiev ha respinto dieci attacchi russi

L’esercito ucraino, nella giornata di ieri 19 dicembre, ha respinto 10 attacchi russi ad altrettanti insediamenti nelle regioni di Lugansk e Donetsk. La notizia arriva dallo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev. "Nelle ultime 24 ore, le unità delle Forze di Difesa dell’Ucraina hanno respinto gli attacchi degli occupanti vicino a Stelmakhivka, Chervonopopivka, Serebrianske nella regione di Lugansk e Verkhniokamyanske, Pidhorodne, Bakhmut, Opytne, Kurdiumivka, Krasnohorivka, Marinka nella regione di Donetsk", si legge nel rapporto citato da Unian.

Ucraina, due giornalisti italiani feriti in un attacco a Kherson

Nel frattempo un giornalista italiano, Claudio Locatelli, è rimasto ferito in quello che lui stesso ha definito un "attacco intenzionale" arrivato dalle postazioni dell'esercito russo a Kherson. Sulle sue pagine social, in un post corredato anche da un video dei momenti successivi all'attacco, Locatelli - che era in auto col collega Niccolò Celesti - ha raccontato l'accaduto. "L'esplosione che vedete ha danneggiato l'auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve. Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio", ha riferito Locatelli. "La macchina è ben segnalata l'attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale", prosegue il reporter, "il tiro proveniva dalla sponda oltre il Nipro, lì dove si trova l'esercito russo". "Sparare sulla stampa non ha scuse", conclude il post.

 

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