Ungheria e Serbia, Orban-Vucic favoriti. I filorussi tirano alle urne europee

Per la prima volta opposizione unita contro il leader ungherese, che dovrebbe comunque spuntarla. A Belgrado super favorito l'amico di Putin

Vladimir Putin e Victor Orban
Esteri
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Elezioni Ungheria, per la prima volta qualche incertezza per Orban, che resta comunque favorito

Per la prima volta Viktor Orban potrebbe sentire un brivido di suspense all'apertura delle urne elettorali. Per la prima volta da dodici anni l'opposizione ha un candidato unitario per sfidare il premier magiaro deciso a conquistare il quarto mandato: l'Ungheria va al voto, questa domenica, con 199 deputati da mandare in Parlamento e 9,7 milioni ungheresi chiamati ai seggi, ma in palio c'è soprattutto il futuro dell'uomo che dal 2010 si considera tutt'uno con il Paese che guida, e con esso un bel pezzo degli equilibri geopolitici europei.

Oggi i toni sono pacifisti ("dobbiamo rimanere fuori dal conflitto ucraino") così come sull'onda del fragore delle bombe che cadono su Kharkiv e Mariupol potrebbero rimodellare i rapporti di Budapest nell'Ue: anche per questo nei palazzi di potere delle maggiori capitali europee in queste ore passano di mano in mano i sondaggi in arrivo dall'Ungheria. Il partito di Orban, Fidesz, segna solo un leggero vantaggio nei confronti dell'alleanza che sostiene lo sfidante Peter Marki-Zay, un conservatore che vuole mettere fine al "potere antidemocratico" di Orban per riportare l'Ungheria su "una via europea". 

Marki-Zay - un outsider in folgorante ascesa - si mostra sicuro di sé: "Non ho mai vinto un sondaggio, ma non ho mai perso un'elezione", ripete ad ogni comizio. Di contro, il premier in carica sembra costretto a reinventare la sua immagine internazionale a causa dell'Ucraina, con la vicinanza a Putin oggi più difficile da gestire nei confronti dei suoi alleati a Varsavia e nel resto del blocco conservatore dell'est europeo. Insomma, al netto delle mobilitazioni dell'ultimo minuto, la sfida è aperta.

Elezioni Serbia, il filorusso Vucic grande favorito

Si vota anche in Serbia contemporaneamente per le elezioni parlamentari anticipate, per le presidenziali e le amministrative in 14 Comuni, fra i quali Belgrado. Al voto partecipano le forze di opposizione, che avevano invece boicottato le ultime legislative del giugno 2020, per protesta contro l' "autoritarismo" del presidente Aleksandar Vucic e il suo "stretto controllo sui media". Come riporta Repubblica, "grandi favoriti sono comunque Vucic e il suo Partito del progresso serbo (Sns, conservatore). Sondaggi e previsioni lo danno infatti vincitore alle presidenziali già al primo turno, mentre l’Sns non dovrebbe avere difficoltà ad affermarsi con largo margine sia alle legislative che alle amministrative".

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