Usa, sesta fumata nera per Kevin McCarthy. L'America è rimasta senza Congresso

Il Paese più potente al mondo è privo del suo organo legislativo. Si cercano soluzioni, ma i vecchi mandati sono ormai scaduti

Esteri

Usa, i Repubblicani von vogliono McCarthy: "Situazione surreale"

Clamoroso stallo alla Camera negli Usa, i Repubblicani non riescono ad eleggere il loro speaker, anche la sesta votazione non ha portato alla nomina, mancano i numeri. Kevin McCarthy, 57 anni, eletto in California, nella passata legislatura leader di minoranza, aveva bisogno di raggiungere quota 218, ma ha perso 19 voti nelle prime due votazioni, e 20 nelle ultime altre quattro. Alla confusione del momento si aggiunge anche un dramma politico e istituzionale: in pratica, il Paese più potente al mondo è privo del suo organo legislativo. I media americani parlano di "situazione surreale" e di "entità inutile": in caso di emergenza, non c’è la Camera pronta a legiferare.

A queste perplessità si aggiungono dubbi interpretativi: in assenza del giuramento degli eletti del 118° Congresso, quelli uscenti del 117° sono formalmente ancora in carica? Lo ha chiesto su Twitter Billy Long, Repubblicano del Missouri, che ha lasciato il Congresso ieri mattina. "Io sono ancora un rappresentante, fino a che Eric Burlison non ha giurato, o no? Chi si occupa di portare avanti la baracca? Benvenuti nella terra delle cose bizzarre", ha twittato. Con la Camera dei Rappresentanti del Congresso americano in stallo sull'elezione del nuovo speaker, gli Stati Uniti stanno vivendo da 36 ore una situazione surreale: il Congresso uscente non esiste più e quello nuovo non può 'insediarsi'.

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