Politica
Regione Lazio, il Pd s'attacca al Nobel Giorgio Parisi
Le regionali si avvicinano e viene coinvolto anche il premio Nobel Parisi, che si schiera con il centro-sinistra
Regione Lazio, il Pd s'attacca al Nobel Giorgio Parisi
Le regionali si avvicinano e la paura di perdere fa 90. Un esempio eclatante di questo fenomeno è quello che sta accadendo nel Lazio che però, dato il contesto, ha rilevanza assolutamente nazionale. Come è noto gli ultimi sondaggi danno in testa il candidato del centro-destra, Francesco Rocca, seguito da quello del Pd e attuale assessore alla Sanità Alessio D’Amato, 'mister Covid', e da Donatella Bianchi, ex Presidente del WWF Italia e giornalista.
Se si fa la somma algebrica dei sondaggi di D’Amato e Bianchi si vede che è superiore a quella di Rocca. E così a D’Amato –che i conti se li sa fare bene- è scattato il trip e si è lanciato in un forsennato corteggiamento della Bianchi e dei Cinque Stelle perché ha realizzato che sta per perdere tutto. Tuttavia c’è un problema.
Qualche giorno fa Giuseppe Conte, capo politico dei Cinque Stelle, ha detto che non vuole fare una alleanza con chi –e cioè D’Amato- è stato condannato in primo grado dalla Corte dei Conti a restituire quasi 300.000 euro per una vicenda incresciosa che ha avuto anche un precedente penale per truffa aggravata proprio ai danni della Regione Lazio che si è risolto solo perché prescritto.
Vicenda che avrebbe sconvolto Enrico Berlinguer e che riporta la 'questione morale' della sinistra al centro del dibattito pubblico, anche alla luce dei recenti fatti dei Soumahoro e di Bruxelles. D’Amato, che prevede la catastrofe, dichiara: "I sondaggi dicono che sarebbe meglio andare insieme quindi un ticket tra di noi, con Donatella Bianchi vice, sarebbe ben accetto".