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Inter-Napoli riapre la lotta per lo scudetto... e la protesta contro DAZN

Dopo la lunga sosta per Qatar 2022 torna il campionato, ma anche i problemi tecnici che fanno infuriare i tifosi

DAZN: problemi di visione nei primi 35 minuti della sfida, decisiva per la corsa al titolo
 

Inter-Napoli segna la riapertura della lotta per lo scudetto, ma anche le polemiche sul servizio di DAZN. Torna il campionato, tornano i problemi del calcio: dagli insulti razzisti nei confronti di Umititi durante Lecce-Lazio alle difficoltà di visione durante i primi 35 minuti del big match di San Siro.

Una partita, oltretutto, dall'esito-chiave per il proseguo del campionato, perché l'unico gol della partita, quello di Dzeko, rilancia non solo le ambizioni dell'Inter (ora a -8 dal Napoli capoclassifica), ma anche della Juventus (-7) e del Milan (-5) vittoriose rispettivamente sui campi di Cremonese e Salernitana.

Tuttavia, l'attesissima sfida Inter-Napoli ha fatto arrabbiare molti telespettatori che, dopo due mesi di digiuno dalla serie A per via del mondiale in Qatar, non sono riusciti a godersi la prima parte dell'incontro e hanno affidato ai social la loro protesta.

 

 

Il segnale di DAZN è poi tornato regolare intorno al 35° minuto del primo tempo, ma tifosi e addetti ai lavori si sono sentiti beffati perché il problema tecnico è arrivato alla ripresa del campionato e subito dopo l'aumento deciso dalla piattaforma per i nuovi abbonati, in contrasto con gli inviti dell'Antitrust.

 

Gli aumenti di DAZN per il 2023: quanto costano i nuovi piani di abbonamento

Il nuovo piano “Standard” (con due visioni abilitabili sulla stessa rete domestica) è legato all'aumento dell'offerta, che DAZN ha potuto implementare grazie all'accordo con Eleven Sports, ampliando il palinsesto con la serie C, il basket (Eurolega, Eurocap e serie A), il rugby, la boxe, il football americano e altri sport. Il costo è rimasto invariato a 29,99 euro al mese, ma a condizione di sottoscrivere un abbonamento annuale, mentre se si opta per la sottoscrizione mensile, la tariffa sale a 39,99 euro. 

Il piano "Plus", che offre fino a un massimo di quattro visioni in contemporanea (sempre stessa rete), la registrazione fino a un massimo di sette dispositivi all'App DAZN e la possibilità di utilizzare il servizio in mobilità, con contemporaneità della visione. In questo caso il costo è di 44,99 euro con abbonamento annuale e 54,99 con quello mensile.

C'è poi una possibilità decisamente economica, fornita dal piano "Start": con 12,99 euro al mese si possono vedere tutti gli sport, ma con la significativa eccezione del calcio. E in Italia questo non è certo un dettaglio: anzi, i telespettatori che vengono privati del pallone tendono a innervosirsi parecchio.

 

 

 

Un nuovo grattacapo per la piattaforma nata nel 2007 nel Regno Unito. In Italia non è una novità e proprio nella governance alle nostre latitudini si registrano cambiamenti. Veronica Diquattro, scrive Italia Oggi, lascia il cda della italiana Dazn media services srl dopo essere stata CEO nel nostro Paese e, dallo scorso autunno, Chief Revenue Officer per l’Europa, con il compito di supervisore le operazioni commerciali di Dazn Italia, Spagna e Dach (Germania, Austria e Svizzera). Dal marzo 2022 al suo posto c'è Stefano Azzi, ex Tim, Wind e Colgate – Palmolive.

 

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