Usa, Trump tira dritto per la sua strada: "Mai avuta così tanta solidarietà"
Dallo scorso agosto, l'ex presidente è indagato per spionaggio e intralcio alla giustizia in relazione ai documenti classificati trovati nella sua residenza
Usa, Donald Trump si vanta di "non aver mai avuto tanto sostegno e amore come adesso"
"Mai avuto tanto sostegno e affetto come adesso". A vantarsene è l'ex presidente Usa Donald Trump, accusato di aver pagato il silenzio sulla sua storia con una pornostar e che domani dovrà comparire davanti al giudice di New York che si occupa del caso. Sulla sua rete Truth Social, Trump ha scritto che tale sostegno è in realtà "contro la sinistra radicale, i rivoltosi, gli estorsori, i mascalzoni politici e i delinquenti che stanno facendo a pezzi il nostro Paese".
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In precedenza, aveva pubblicato una nuova petizione di raccolta fondi per la sua campagna di rielezione, una petizione rivolta specificamente ai più facoltosi: "Se hai fatto bene, cosa resa possibile dalle grandi politiche dell'amministrazione Trump - scriveva in terza persona - invia il tuo contributo". Secondo quanto si è appreso venerdì, la campagna di Trump - poche ore dopo la formalizzazione dell'accusa - aveva raccolto 4 milioni di dollari in sole 24 ore: un quarto di quel milione di dollari proveniva da nuovi piccoli donatori, per un importo medio di 34 dollari.
Usa, a poche ore dalla prima udienza arrivano nuovi guai giudiziari per Donald Trump
Il dipartimento di Giustizia e l'Fbi avrebbero raccolto prove schiaccianti che l'ex presidente ha tentato di ostacolare le indagini sulle carte top secret portate a Mar-a-Lago. Secondo quanto riferito da due fonti informate al Washington Post, i nuovi elementi, tra i quali un video delle telecamere di sicurezza che mostra un assistente spostare gli scatoli di file classificati su ordine del tycoon, dimostrano che Trump ha agito di proposito per impedire al governo di fare le verifiche sulle carte nonostante gli fosse stato richiesto formalmente.
Usa, le prove che incastrano l'ex presidente Donald Trump
In base ad una serie di email e messaggini inviati da Molly Michael, un ex assistente che lo ha seguito dalla Casa Bianca alla Florida, gli investigatori hanno avuto accesso alla vita quotidiana nelle settimane precedenti la perquisizione dell'Fbi e hanno concluso che Trump ha anche esaminato il contenuto di alcuni degli scatoloni incriminati. L'ex presidente nel frattempo tira dritto e chiuso nel resort di Mar-a-Lago, tra una partita di golf e una riunione con il suo cerchio magico per preparare la strategia difensiva, annuncia che martedì sera, poche ore dopo essere comparso nel tribunale di Manhattan tornerà in Florida e terrà un discorso agli americani.
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Diversi media americani - tra cui Cnn, New York Times, Washington Post e Wall Street Journal - hanno chiesto intanto al giudice di Manhattan Juan Merchan di rendere pubbliche le accuse che hanno portato all'incriminazione di Donald Trump nonchè l'autorizzazione a seguire e trasmettere in diretta la storica comparizione dell'ex presidente in tribunale domani. "Il diritto di accesso è al suo massimo livello quando si tratta della prima incriminazione di un presidente degli Stati Uniti", si legge in una lettera inviata in questi giorni al giudice che dovrà leggere gli oltre 30 capi d'imputazione al tycoon nell'ambiente dell'inchiesta sui pagamenti alla pornostar Stormy Daniels.