Via della Seta, Pechino avvisa Meloni. Rimosso il ministro degli Esteri
Italia pronto ad abbandonare il "patto di ferro", interviene la Cina con un "avviso". Il ministro Qin Gang è stato sollevato dalle sue funzioni
Il messaggio cinese a Meloni: per usare un modo di dire cinese, le parole della leader italiana sono come un cartello con la scritta “Qui non ci sono monete d’argento nascoste” piazzato in un luogo dove è stato seppellito il tesoro
Il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, è stato sollevato dalle sue funzioni: lo riportano i media statali di Pechino.
Qin non compare in pubblico da quattro settimane: il 17 luglio gli Usa avevano parlato di "problemi di salute" dell'ormai ex ministro. Sarà Wang Yi, attuale capo della Commissione per gli affari esteri del Partito comunista cinese, a prendere il posto del ministro di Qin Gang, secondo quanto riferiscono i media statali di Pechino. Wang, il diplomatico di più alto livello in Cina, era già stato ministro degli Esteri dal 2013 al 2022. Attualmente si trova in Sudafrica per partecipare al vertice Brics.
La Cina "avvisa" l’Italia sulla Via della Seta (con un antico proverbio)
C’è la Cina nell’agenda di Giorgia Meloni, che si prepara alla prima visita alla Casa Bianca. E il Global Times, giornale del Partito comunista cinese, presenta l’evento con un monito: «La decisione italiana sulla Belt and Road Initiative dovrebbe essere presa senza influenza american a». Com’è noto - scrive il sito del Corriere della Sera - il nostro governo deve decidere entro la fine dell’anno se rinnovare o cancellare l’accordo siglato con il memorandum d’intesa nel 2019. Sembra probabile l’abbandono di un’intesa formale che comunque non ha portato sviluppi concreti sul fronte economico o politico, anche se la Cina resta un partner commerciale da non perdere per il sistema Italia. La premier Meloni ha detto che «Biden non ha mai sollevato la questione BRI direttamente con me».
Il giornale comunista ribatte che sarebbe inappropriato che un’intesa bilaterale tra Cina e Italia fosse discussa con gli Stati Uniti. La precisazione di Giorgia Meloni viene criticata: «Per usare un modo di dire cinese, le parole della leader italiana sono come un cartello con la scritta “Qui non ci sono monete d’argento nascoste” piazzato in un luogo dove è stato seppellito il tesoro. Rivela solo che qualcosa è stato occultato». L’editoriale, che non può essere stato pubblicato senza autorizzazione politica osserva: «Mentre non è chiaro se l’Italia sarà capace di resistere alla pressione e all’interferenza americana, speriamo ancora che mantenga lucidità e non permetta che la decisione sulla Belt and Road Initiative sia dettata dalla geopolitica. Se l’Italia dovesse seguire la direzione strategica degli Stati Uniti, danneggerà i propri interessi e l’autonomia». Conclusione minacciosa: «Meloni ha detto più volte che l’Italia può avere eccellenti relazioni con la Cina anche senza far parte del patto strategico. Nondimeno, l’impatto negativo potenziale è preoccupante in termini di fiducia politica e cooperazione».