Home restaurant, è boom: ma serve una legge. Ecco le regole per aprirlo

Nonostante il vuoto normativo sempre più italiani praticano l'home restaurant. Ma per mantenere la legalità nel settore bisogna rispettare regole precise...

di Redazione
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Settore home restaurant in forte crescita, ma serve una legge chiara

Gli home restaurant sono un fenomeno in continua crescita, sia in in Italia che nel mondo. Si tratta di uno spazio privato dove appassionati di cucina condividono ricette e sapori con amici o sconosciuti: una sorta di ristorante casalingo insomma. Il settore del social eating, del mangiare sociale, seppur promettente non ha ancora una normativa chiara, e per questo non mancano fenomeni di illegalità, che vanno a danneggiare chi cerca di lavorare nella legalità.

Gaetano Campolo, ceo di Home Restaurant Hotel da anni sta conducendo una battaglia affinché il settore venga regolarizzato, a vantaggio di avventori e ospiti degli home restaurant. Campolo ha recentemente rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, in cui ha discusso delle sfide e delle opportunità di questo settore emergente.

Campolo spiega che un home restaurant è uno spazio privato messo a disposizione da un cuoco, o un appassionato di cucina, agli amici, viaggiatori o sconosciuti interessati a condividere esperienze culinarie.

Per promuovere il settore Campolo ha creato la piattaforma HomeRestaurantHotel.com, che guida i suoi iscritti alla stretta adesione all'articolo 41 della Costituzione, che tutela la libertà di iniziativa economica privata, controllata dalle autorità, in particolare dalla Polizia di Stato, così come confermato dal parere del Ministero dell'Interno del febbraio 2019.

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Per mantenere l'etica e la legalità nel settore, home restaurant Hotel impone ai suoi iscritti regole precise.

Per definirsi "home restaurant" è essenziale perciò rispettare limiti chiari: massimo 3 aperture settimanali e un limite di fatturato annuo di 5.000 euro, con emissione di ricevute non fiscali.

Per regolarizzare il settore Campolo si è fatto anche promotore di una petizione che chiede al governo di intervenire. Il vuoto normativo ha infatti favorito piattaforme che ignorano le regole, e danneggiano fortemente il settore.

La petizione chiede al governo di smascherare chi si spaccia per home restaurant a fini di defiscalizzazione, di istituire leggi specifiche per il settore, e di avviare un tavolo tecnico per rispondere alle agende europee.

Una sfida importante, per garantire il rispetto delle regole in questo interessante capitolo dell'Economia 4.0 e del social eating, che sta causando enormi problemi agli operatori onesti che cercano di operare nella legalità.

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