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Protesta degli agricoltori, i trattori arrivano anche a Ferrara e Verona

Manifestazioni degli agricoltori in tutta Italia contro le politiche Ue e le grandi confederazioni del settore. Trattori per strada, sit-in e cortei

Gli agricoltori italiani seguono l'esempio di propri colleghi di Francia, Regno Unito e Germania e scendono in pizza per protestare contro le politiche agricole dell'Ue, le scelte del Governo in materia di agroalimentare e le grandi sigle sindacali del settore primario. L'obiettivo è difendere il lavoro e le piccole imprese. Le agitazioni si registrano da Marsala a Bologna fino a Frosinone, Napoli, Pescara e Torino con numerosi sit-in, presidi e cortei. Una lunga scia di trattori, ad esempio, ha rallentato l'autostrada del Mediterrano in provincia di Cosenza. Nel capoluogo emiliano oltre 200 mezzi si sono fermati a pochi metri dal palazzo della Regione per protestare con il caro prezzi ma anche sulla carne sintetica.

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Come riporta Gambero Rosso, la protesta è stata proclamata a oltranza dai Comitati riuniti agricoli (Cra): "Siamo al disastro - ha dichiarato il presidente Danilo Calvani - Tasse, accordi internazionali anche bilaterali con Paesi che permettono di portare qui in Italia merci a prezzi stracciati, ci stanno uccidendo e non abbiamo più rappresentanze sindacali".

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I Cra attaccano le grandi confederazioni agricole italiane, in primis Coldiretti: "Ci hanno tradito. E una delle ragioni principali della nostra mobilitazione è proprio contro di loro. Speriamo - ha aggiunto Calvani - che vengano azzerate e commissariate. Si sono sedute e prostrate ai diktat. I loro capi prendono stipendi milionari all'anno e noi stiamo morendo di fame. Tutto è partito dalle quote latte, quando ci hanno massacrato e sono andati contro gli allevatori. Stanno applicando lo stesso sistema contro tutti noi". 

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Per chiarire che le loro azioni non sono di natura "sovversiva o eversiva", i Cra hanno pubblicato un codice etico sul proprio profilo Facebook. Le manifestazioni di protesta si svolgeranno infatti in piena collaborazione con le forze dell'ordine. "Un'esplosione civile del popolo italiano che non ne può più di questa situazione. - affermavano i Cra in una diretta su Facebook - I sindacati sono un disastro e non rappresentano più il mondo agricolo, non sono più credibili. Per non parlare del sistema politico asservito totalmente ai grandi poteri internazionali e a questa Europa".

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Continua la protesta degli agricoltori contro le politiche agricole dell'Europa e le scelte dei governi iniziata nella giornata di lunedì: i produttori, con i loro mezzi, sono arrivati anche a Verona e a Ferrara.  L'iniziativa è promossa dagli agricoltori autonomi, sotto la sigla del "Comitato degli Agricoltori Traditi" (C.R.A.) che già lunedì è sceso in piazza in alcune città italiane, allargando la protesta avviata le scorse settimane in Germania, Francia e Romania. Gli agricoltori, arrivati anche da altre città venete e da Brescia, manifestano a difesa dell'agricoltura e dei territori, del lavoro e delle piccole imprese e contro le importazioni, i sindacati, le banche, le grandi confederazioni agricole. Nel mirino la carne coltivata, le farine d'insetti, le tasse, il gasolio, la svendita dei terreni.

La principale richiesta, sostenuta da Cia-Agricoltori Italiani e da una petizione che sta ottenendo adesioni trasversali a tutto il mondo agricolo, è di eliminare, con effetto immediato, la norma che obbliga gli agricoltori a sottrarre il 4% dei terreni alla produzione di alimenti in un contesto internazionale di carenza di cibo e risorse alimentari.

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