"I prodotti Pepsi mi fanno vomitare". Il cantante Bob Geldof affossa il brand
L'attacco pubblico dell'attivista contro le multinazionali: "Non sopporto le stronzate della PepsiCo, non è un'azienda alimentare. I Doritos non sono cibo"
Pepsi, il cantante Bob Geldof "asfalta" il marchio alimentare dallo Young world summit di Belfast
"I prodotti Pepsi mi hanno vomitare" ha esordito così il cantante irlandese Bob Geldof dal pulpito dello Young world summit di Belfast, in cui era presente in qualità di relatore. Il musicista del Boomtown Rats e volto di Pink nel film The Wall di Alan Parker "non l'ha toccata piano" -mutuando un'espressione social molto frequente - e ha accusato pubblicamente alcune multinazionali protagoniste del festival.
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L'attacco di Geldof, in vece di attivista ambientale, si è rivolto contro la Pepsico e il junk food. "Non sopporto le stronzatete della PepsiCo, che non è un'azienda alimentare. Producono una buona bevanda. Mi piace molto. Grazie mille. Ma per favore risparmiatemi i 60 milioni di bottiglie di plastica ogni anno. Risparmiatemi le sciocchezze sull'essere un'azienda alimentare. I Doritos non sono cibo. Sono solo un modo per incanalare nel proprio organismo alimenti ultra-processati". Commenti molto diretti e per nulla diplomatici - riporta Gambero rosso - che hanno raccolto applausi e acclamazioni dall'auditorium, pieno di giovani delegati e potenziali leader provenienti da tutto il mondo.
L'unico elogio uscito dalla bocca del cantante è stato per Paul Polman, imprenditore olandese e attivista per il clima che ha inventato gli ESG (environmental, social and corporate governance) ovvero quella categoria di investitori attenti all'ambiente e alle conseguenze sociali delle loro azioni. “C'è un uomo in questo panel che è stato all'altezza di tutto ciò in cui credeva.
Il vertice annuale - prosegue Gambero rosso - di One Young World riunisce i giovani leader più brillanti provenienti da oltre 190 Paesi e 250 organizzazioni, che lavorano per accelerare l'impatto sociale. I delegati partecipano a quattro giorni di discorsi, workshop e networking. Durante il Vertice, i delegati sono assistiti da influenti leader politici, aziendali e umanitari, come la Presidente Mary Robinson, Didier Drogba e il Professor Muhammad Yunus. Dal 2010, i progetti degli Ambasciatori di One Young World hanno avuto un impatto sulla vita di oltre 41,56 milioni di persone. Con oltre 820 milioni di persone che soffrono di denutrizione cronica, ai delegati è stato detto che entro il 2050 sarà necessario produrre oltre il 50% di cibo in più a causa della crescita demografica.