Kellogg’s aggira le misure del governo per contrastare l’obesità in Messico

di Redazione Food
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Messico, guerra ai Kellogg’s 

Il governo Obrador ha dichiarato guerra all'obesità (il Messico è secondo solo a Stati Uniti e Nuova Zelanda) ma questa politica incontra le continue resistenze delle multinazionali americane e di altri colossi della Food Industry. Come scrive il Gambero rosso la disputa raggiunge il proprio apice nel gennaio del 2022 con la confisca all’azienda di 380 mila confezioni di cereali per la presunta violazione della normativa vigente in materia di etichettatura degli alimenti, secondo quanto dichiarato dalle autorità messicane (COFEPRIS e PROFECO), per irregolarità sul packaging.

Le confezioni, in altre parole, non sono conformi a quanto previsto dalla legge perché non sono riportati zuccheri aggiunti o specifici edulcoranti, "le informazioni nutrizionali devono essere indicate in etichetta con caratteri chiari, visibili, indelebili e colori di contrasto" recita il regolamento NOM-051. 

Come rilevato dall’inchiesta recente di Stat News, sono diversi gli escamotage adottati dall’industria alimentare per aggirare i vincoli del governo o sfruttare i vuoti normativi nella legislazione messicana.

Kellogg’s, per esempio, per evitare di inserire in etichetta dati che possano influenzare negativamente la vendita dei suoi cereali da colazione, Froot Loops e “Zucaritas” (“Frosties” in Italia), ha sostituito il saccarosio (37 grammi ogni 100) con l’allulosio, un monosaccaride raro, reperibile naturalmente, dotato di un’incidenza calorica e glicemica minore e già approvato in altri paesi. Non classificato come dolcificante, pur essendolo. Risultato? La compagnia promuove i suoi cereali dichiarando “l’assenza” di zuccheri e attraverso l’immagine di Tigre Toňo e Sam El Tucàn, amatissimi dai più piccoli (pratica vietata in caso di HFSS).

 

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