Mozzarella blu scoperta in un supermercato Lidl. La risposta dell'azienda

"Serve conservare correttamente i prodotti", afferma il marchio di GDO

di Redazione Food
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Una mozzarella senza lattosio acquistata da Lidl dopo averla aperta presentava delle venature blu. L'azienda: "Nessun pericolo"

Ennesimo caso di mozzarella blu. In questo caso però non ci sarebbe nulla da preoccuparsi. Un utente prima dell'estate ha segnalato a ilfattoalimentare.it che la mozzarella senza lattosio acquistata in supermercato di lidl una volta aperta presentava delle strane venature bluastre. "Ho aperto una busta di mozzarella senza lattosio Milbona acquistata nel punto vendita Lidl di Legnano sabato 20/07 con data di scadenza 03/08 e ho subito notato una macchia blu. - scrive l'utente - Per precauzione non l’ho mangiata, ma vorrei capire di cosa si tratta. È qualcosa di pericoloso?".

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L'autore della segnalazione assicura di aver rispettato la catena del freddo, per quanto possibile, utilizzando una borsa termica per i prodotti freschi e surgelati. "Abbiamo prontamente trasmesso al produttore per eseguire le opportune verifiche sul lotto produttivo e, a seguito di ciò,  - ha risposto Lidl - con la presente vogliamo rassicurarla che quanto accaduto, seppur chiaramente spiacevole, non comporta alcun rischio per la salute".

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"La colorazione segnalata è legata sicuramente allo sviluppo anomalo di Pseudomonas fluorescens,  - spiega la catena di supermercati - un microrganismo ubiquitario non patogeno per l’uomo largamente diffuso nel suolo e che può essere addirittura presente nell’acqua potabile. Questo batterio è un potenziale fattore di alterazione di numerosi alimenti e, come evidenziato dalle foto, ove lasciato a contatto con l’aria produce questa colorazione".

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"Il suo sviluppo viene favorito da temperature più alte della refrigerazione (cioè dalla interruzione della catena del freddo)  - continua Lidl - che a causa della stagione particolarmente calda può facilmente essere compromessa già dal tragitto negozio-casa. Il contatto con l’aria e l’interruzione della catena del freddo sono infatti i fattori scatenanti, quindi la corretta conservazione dei prodotti, in particolar modo quelli che non vengono consumati all’apertura, è un elemento molto importante per preservarne le caratteristiche. Inoltre, sono stati controllati anche ulteriori campioni del prodotto conservati in celle frigorifere a temperatura di 4°C. I campioni aperti non hanno evidenziato alterazioni organolettiche".