Pane fatto con scarti della birra. Il futuro della panificazione
L'Università di Foggia avvierà la sperimentazione per valutare l'effetto nutrizionale del nuovo prodotto
In Italia nasce il primo pane realizzato a partire dalle trebbie esauste, un sottoprodotto della birra
Il panettiere Angelo D'Addato ha avviato un nuovo percorso per dare un approccio innovativo alla panificazione. Anche grazie alla sua laurea in Farmacia, ha pensato di realizzare una nuova forma di pane utilizzando le trebbie esauste scartate durante il processo di maltazione. Questo sottoprodotto ha scarso interesse per la birrificazione ma può rivelarsi invece il futuro per un pane funzionale.
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Le trebbie rappresentano il principale scarto nella produzione della birra. Per ogni 100 litri di bevanda se ne producono circa 35-40 kg. Oggi diventano soprattutto mangime per gli allevamenti ma contengono ancora sostanze utilic ome zuccheri, sali minerali e fibre. Integrate nell'impasto del pane ne corserva le caratteristiche organolettiche, sia aromatiche che di gusto.
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Come riporta il Gamberorosso.it, il progetto di D'Addato è stato sostenuto dall'Università di Foggia, che avrà il computo di portare avanti la sperimentazione per approfondire e confermare gli effetti nutrizionali del pane a base di trebbie. L'idea è quella di adottare un approccio sempre più attento alla sostenibilità anche nella panificazione.