Pasta, allarme glifosato in quasi tutte le marche: ecco chi si salva
Dagli ultimi test effettuati sulla pasta, un marchio italiano è risultato essere davvero sicuro, senza pesticidi
Allarme glifosato nella pasta, che cosa succede
La pasta si sa è uno degli alimenti che non può mancare sulla tavola degli italiani. Che sia condita con un buon sugo al pomodoro, con il ragù fatto in casa, al pesto, o semplicemente con olio e grana, la pasta è uno degli alimenti "must have". Ma attenzione: negli utlimi è cresciuto l’allarme sula presenza o meno di pesticidi utilizzati in agricoltura e che rischiamo di assumere ogni giorno con gli alimenti che ne sono entrati a contatto.
Per questo, per tutelare la salute dei consumatori vengono effettuati ciclicamente dei controlli da parte delle autorità competenti e quindi le aziende cercano di rispettare al meglio tutte le normative e soprattutto i limiti massimi di legge. In questo caso, la rivista svizzera K-Tipp ha effettuato un test su ben 18 marchi diversi di pasta, che vengono commercializzati in Italia e anche in altri paesi europei.
Che cosa è emerso dal test? Come racconta il sito online Dieta personalizzata, dei diciotto marchi presi in esame, tredici erano prodotti con grano duro, mentre cinque con grano proveniente da agricoltura biologica. Lo scopo del test era quello di ricercare la presenza di glifosato, uno dei pesticidi più diffuso ed utilizzato in agricoltura. Questo non è ancora stato vietato anche se ci sono dei limiti massimi di legge da rispettare.
Dal test è emerso che nella gran parte dei marchi il glifosato è presente. L’unica pasta invece non proveniente da agricoltura biologica e priva di pesticidi è la pasta Barilla. Marchio che contiene nenanche il Pirimifos, una sostanza insetticida che si adopera in agricoltura, molto tossica per gli animali acquatici ma anche per l’uomo.