Piante, più produzione e meno pesticidi: dall'Ue ok alle tecniche genomiche

Bruxelles: "Gli agricoltori hanno bisogno di avere accesso a nuove tecnologie”

di Redazione Food
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Ok da Bruxelles alle nuove tecniche genomiche

L'Unione europea dice sì alle nuove tecniche genomiche. Come scrive il Gambero Rosso, il via libera è stato inserito in una proposta di regolamento che le separa dalle colture Ogm.

Bruxelles riconosce che agricoltori e allevatori “hanno bisogno di avere accesso a innovazioni all'avanguardia" e le "nuove tecnologie”, scrive la Commissione, “possono contribuire a rafforzare la resilienza sia per l'agricoltura sia per le foreste e proteggere i raccolti dagli effetti del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e del degrado ambientale”.

Il nucleo della proposta è rappresentato dalla separazione tra le categorie di piante ottenute con le Tea e da quelle ottenute con metodi Ogm. Le prime Ngt (categoria 1: sotto le 20 mutazioni), ricavate dall'uso di moderne tecniche (mutagenesi e cisgenesi) che intervengono sul Dna senza materiali genetici esterni alle specie da modificare, saranno considerate come le piante convenzionali ed etichettate come tali sul mercato, con una distinzione da inserire tra le sementi.

Le seconde Ngt (categoria 2: sopra 20 mutazioni) sono assimilabili agli organismi Ogm e per ottenere l'autorizzazione dovranno superare diversi livelli di controllo sui rischi per la salute, secondo la direttiva Ogm in vigore in Ue e risalente al 2001. Su queste ultime gli Stati membri non potranno, tuttavia, mettere il veto.

Per le imprese (il settore bio è escluso dall'uso delle Tea), ci sarà la possibilità di disporre di piante più resistenti ai cambiamenti climatici e alle malattie, più produttive, meno legate ai fitofarmaci in agricoltura. Per i consumatori, la possibilità di scegliere tra un maggior numero di prodotti, con migliori proprietà nutrizionali e gustative, e con livelli di allergeni inferiori rispetto al passato. Per fare un esempio, nei mercati extra-Ue, come gli Stati Uniti, è già presente una tipologia di senape verde meno amara, oppure nelle Filippine è stato dato il via libera a banane modificate con tecniche Ngt che non diventano nere.

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