Ugly Vodka: il drink che combatte lo spreco alimentare con le mele "brutte"
In Australia è nata la prima vodka realizzata dal recupero di mele imperfette ma buone che altrimenti sarebbero finite in discarica. Salvate già 20 tonnellate
Ugly Vodka: il drink che combatte lo spreco alimentare con le mele imperfette. L'idea green dall'Australia
Migliaia di mele imperfette, o considerate “brutte” da chi dovrebbe venderle, vengono sprecate e gettate via ogni singolo giorno in tutto il mondo. C’è però chi ha già pensato a come recuperare frutta e verdura imperfetta. Così in Australia è nato un progetto molto interessante che riguarda il recupero delle mele “brutte”. Con queste, viene realizzata una speciale vodka, la Ugly Vodka, che non solo riduce gli sprechi e le emissioni ma supporta anche gli agricoltori locali.
La Ugly Vodka è nata a Melbourne in collaborazione con gli esperti di cocktail di 80proof Liquorl. La sua particolarità, oltre che essere realizzata a partire da mele imperfette, è che viene distillata cinque volte per farla diventare un drink extra liscio senza alcun residuo di sapore di mela. Come si legge sul sito del brand, ad oggi sono stati salvati dalla discarica 20mila chili di mele che sono servite a realizzare il primo lotto di Ugly Vodka, già sold out.
Ma anche in Italia ci sono progetti che si propongono di salvare frutta e verdura dal cestino, distribuendo prodotti ortofrutticoli buoni ma scartati dai negozi per un canone estetico non conforme agli standard. Tra questi, il movimento WhyNok ha come mission quella di salvare frutta e verdura direttamente dai campi, cercando di “ricucire lo strappo tra produzione e consumo”, come recita il loro sito web. Un altro esempio è quello di Babaco Market, che consegna direttamente a casa box antispreco formate da prodotti imperfetti o vicini alla scadenza, abbandonando lo standard della bellezza e seguendo quello dell’unicità. Proprio Babaco Market, in collaborazione con Biova Project, ha creato una birra antispreco con limoni recuperati, salvandone in questo modo 200 chilogrammi.
Dunque, gli esempi di realtà come queste sono molteplici in tutto il mondo, a testimonianza della volontà di risolvere o quantomeno di ridurre il problema dello spreco alimentare per contribuire alla salvaguardia del pianeta.