Un italiano su tre cambia il carrello della spesa, la priorità è il benessere

Ora si preferisce acquistare prodotti salutari e in promozione

di Redazione Food
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Il 62% degli italiani stando ai dati di NIQ ritiene che la propria situazione economica sia peggiorata rispetto all'anno scorso

E' un momento difficile per gli italiani a livello di spesa alimentare, come confermano le rilevazioni di NIQ per il 2024 nel report “Consumer Outlook 2024”. Il 30% afferma di vivere in una condizione economica peggiore rispetto all'anno passato mentre per il 62% la situazione è la stessa del 2023. A livello europeo, il 41% sperimenta un calo del potere d'acquisto. 

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"Nell’ultimo anno, e non solo, le persone in tutto il mondo hanno affrontato molteplici sfide e sotto innumerevoli aspetti.  -  sono le parole di Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ & GfK in Italia, espresse nel corso della conferenza stampa per “Come cambiano gli acquisti degli Italiani: dal Largo Consumo alla Tecnologia, la sfida della Retail Consumerization” e riportate da italfruit.it - La crisi perdurante, che coinvolge anche l’Italia, evidenzia non solo le difficoltà di ripresa a livello economico ma soprattutto il distacco dai precedenti paradigmi che inevitabilmente ha comportato un cambiamento dei consumi degli italiani. L’aumento trasversale del costo della vita resta una preoccupazione importante e le strategie di risparmio si fanno più stringenti".

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"Tuttavia, emergono anche nuove consapevolezze e nuovi trend che testimoniano un’evoluzione dei consumatori.  - aggiunge Frasio - Da un lato, tematiche come il benessere, la salute e la sostenibilità offrono nuove opportunità per i brand. Dall’altra, l’analisi delle famiglie italiane mette in luce differenze sempre più marcate, alle quali le aziende e la distribuzione sono chiamate a fornire risposte coerenti. Per navigare in questa complessità, è fondamentale avere una visione olistica e concreta del mercato e quindi dei consumatori: quello che oggi NIQ e GfK offrono ai propri partner attraverso la Full View, la visione più completa e chiara al mondo del comportamento d’acquisto dei consumatori”.

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L'inflazione in Italia alla fine del 2023 si è ormai allineata alla media europea i salari reali sono calati del 7,3% a conferma della perdita del potere d'acquisto delle famiglie italiane. In altri Paesi la discesa dei salari è stata meno decisa Germania (-3,3%), Gran Bretagna (-2,9%), Francia (-1,8%) e Spagna (-1,2%).

L'80% degli italiani che sono in difficoltà affermano che la causa della loro situazione finanziaria precaria è dovuta all'aumento del costo della vita, in linea con la media europea dell'83%. Nel nostro Paese c'è un senso di pessimismo verso il futuro, con il 60% del campione che ritiene che la propria situazione finanziaria non cambierrà e il 25% che crede che addirittura peggiorerà. A preoccupare sono soprattutto i beni alimentari (33%), luce e gas (32%) e i conflitti in corso (21%).

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Alla luce di questa situazione il 96% delle famiglie italiane ha modificato le modalità di acquisto dei beni di consumo. Il 50% degli italiani segue la lisa dei prodotti necessari e il 63% sta attento agli sprechi. La metà preferisce prodotti in promozione e se la marca preferita è sottoprezzo preferisce fare scorte. Il 31% verifica l'ammontare del costo di ogni spesa e il 61% diversifica i canali d'acquisto. Per risparmiare, il 68% delle famiglie limita le occasioni di svago e tempo libero (45%).

Il 40% degli italiani dichiara che la priorità principale è il proprio benessere e quindi il 65% sceglie un prodotto migliore per la salute e il 53% che sia sostenibile.

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