L'Onu chiede il taglio delle emissioni, ma Stati e multinazionali fischiettano
Hoesung Lee, capo dell'IPCC: "Bisogna restare sotto 1,5 gradi" per salvarci dal cambiamento climatico. Ora siamo a 1,1 gradi"
Clima, emissioni da record negli ultimi due secoli secondo l'Onu e i 195 esperti dell'IPCC
"L'umanità è in bilico su un sottile strato di ghiaccio, che si sta sciogliendo velocemente". Così ha esordito il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ieri in occasione del lancio dell'ultimo rapporto IPCC.
Questo sesto rapporto IPCC arriva dopo 9 anni dal precedente, presentato per gli accordi di Parigi del 2016 e rileva che il riscaldamento globale è quasi interamente opera delle attività antropiche. La dipendenza dai combustili fossili ha causato negli ultimi 200 anni il più alto tasso di emissioni di gas serra dall’inizio dell’era geologica dell’Antropocene.
Le conseguenze sono ormai sotto gli occhi di tutti. I ghiacciai storici dell’Antartide stanno sciogliendo sempre più velocemente e anche in Italia, ad altitudini relativamente più basse, la fusione è continua e causa tragedie come quella della Marmolada o valanghe imprevedibili come quella di Courmayer, costata la vita a due sciatrici appena due giorni fa. Così l’innalzamento dei mari avanza e causa specie in Paesi del cosiddetto “Sud del mondo” alluvioni e inondazioni di terre spesso in modo irreversibile, come accaduto in Pakistan.
Di pari passo però le precipitazioni insufficienti si ripercuotono sul livello di tutti i corsi d’acqua che risultano quasi in secca già in inverno e fanno presagire una crisi idrica sempre più anticipata con l’arrivo della stagione calda.
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L'allarme dagli scienziati: disinnescare la bomba a orologeria climatica
Il rapporto infatti si propone come manuale di sopravvivenza per l’umanità.
“Ora siamo a quota 1,1 gradi di innalzamento della temperatura globale, ma il limite di 1,5 gradi che ci siamo prefissati è ancora possibile". Guterres ricorda che "le scelte che faremo nei prossimi anni giocheranno un ruolo fondamentale nel decidere il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno".
Per questo aggiunge il segretario dell Nazioni Unite: "Chiedo agli amministratori delegati di tutte le compagnie petrolifere e del gas di essere parte della soluzione, presentando piani di transizione credibili, completi e dettagliati in linea con le raccomandazioni del nostro gruppo di esperti ad alto livello sugli impegni net zero".
Questi piani "devono chiaramente dettagliare gli effettivi tagli alle emissioni per il 2025 e il 2030 e gli sforzi per cambiare i modelli industriali per eliminare gradualmente i combustibili fossili e aumentare le energie rinnovabili".
Il cauto ottimismo è sposato anche da Stephanie Roe, responsabile scientifica del Wwf su Clima ed Energia, tra le autrici del rapporto dell'Ipcc. Abbiamo tutti gli strumenti necessari, quindi se agiamo subito siamo in grado di vincere questa sfida".