Siccità, svolta a Roma l’annuale Assemblea SNEBI

Il DG di ANBI Gargano: “Infrastrutturare il Paese è tra le soluzioni per contrastare i cambiamenti climatici. Questa è la direzione del Piano Laghetti”

di Sofia Gabbanini
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Roma, Assemblea SNEBI 2023: focus sul ruolo del capitale umano nelle azioni di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici

Si è svolta ieri a Roma l’Assemblea annuale di SNEBI, il Sindacato Nazionale Enti Bonifica ed Irrigazione, durante la quale si è discusso circa la gestione delle limitate risorse idriche che caratterizzeranno i prossimi mesi in ampie zone del Paese. A partecipare all’evento, il cui tema è stato “CONSORZI DI BONIFICA. Innovazione e nuovi lavori: la sfida del capitale umano nelle azioni di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici”, Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI; Alessandro Folli, Presidente di SNEBI; Claudio Durigon, Sottosegretario Lavoro e Politiche Sociali; Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura Senato; Michele Falce, Direttore di MATER-AGRO; Arturo Maresca, Docente Diritto del Lavoro Università La Sapienza Roma e Giorgio Piazza, Presidente di ENPAIA.

È necessario affrontare il tema centrale della carenza d’acqua, uno tra i più gravi con cui ci troviamo a fare i conti, ponendo l’accento sull’importanza del capitale umano dei Consorzi, che deve essere formato da chi ha il know how adeguato a tutelare il territorio, valorizzarlo e sfruttarlo, traendone, così, occupazione e ricchezza. È salvaguardando il territorio, e attivandosi per fronteggiare l’emergenza, che è possibile, infatti, tutelare anche l’agricoltura e tutti i lavoratori del settore.

Le parole di Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, ad affaritaliani.it

 

 

A proposito dei nuovi interventi e delle nuove professionalità necessarie a fronteggiare il problema, ormai strutturale, dell’emergenza siccità, il Direttore Generale di ANBI Massimo Gargano ha dichiarato: “Per il contrasto allo strutturarsi dei cambiamenti climatici noi vogliamo operare secondo tre direttrici. La prima parte da un numero: cadono 250 miliardi di metri cubi di acqua, ne perdiamo l’89% e ne raccogliamo quindi soltanto l’11%, dobbiamo triplicare questa quota. Come possiamo farlo? La risposta è infrastrutturando il Paese, ed è questa la direzione che segue il Piano Laghetti”. 

In seconda battuta, è fondamentale che la digitalizzazione passi dall’essere una dichiarazione a concretizzarsi: “Quest’anno presenteremo a Macfrut Goccia Verde, un marchio di certificazione e di sostenibilità dell’utilizzo della risorsa idrica che è stato testato sui territori ed è stato estremamente apprezzato. Sarà un marchio che consentirà a coloro che lo apporranno sul packaging, di permettere ai consumatori di avere non solo un'informazione in più, ma di compiere un gesto etico”, ha proseguito Gargano.  

La terza soluzione che vogliamo attuare riguarda la possibilità di utilizzare le acque reflue. Non tutte, ma tutte quelle ben trattate. Ne ha bisogno l’agroalimentare italiano, il territorio e la produzione di energia del nostro Paese”, ha concluso il Direttore Generale.

Il commento ad affaritaliani.it di Alessandro Folli, Presidente SNEBI

 

L’emergenza siccità è un problema che diventa sempre più grave. Questo si preannuncia un anno peggiore dello scorso: i quattro laghi della Lombardia si trovano sotto il 50% di riempimento”, ha dichiarato ai microfoni di affaritaliani.it Alessandro Folli, Presidente SNEBI. “Per riuscire a portare a termine la semina e i raccolti, ci sarebbe bisogno di un mese d’acqua: forse solo così riusciremmo a salvare la stagione”. 

L’intraprendenza del mondo agricolo ha però fatto sì che venissero limitati i danni, ha ricordato Folli, grazie ad esempio alle doppie turnazioni d’acqua. Ma è necessario porsi il problema e cercare soluzioni. “La siccità prima era qualcosa di emergenziale, che capitava ogni dieci anni. Ad oggi la siccità è sistematica. È necessario intervenire per procurare e riservare l’acqua. Una delle soluzioni, ad esempio, è il nuovo Piano Laghetti. È solo così che potremo dare risposte al mondo agricolo”, ha concluso Folli.

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