Incinta a 13 anni, indagati il compagno 19enne e la madre di lei
Mantova, 19enne mise incinta la fidanzatina 13enne: indagato. A processo anche la madre di lei: "Incoraggiò i loro incontri"
Incinta a 13 anni, indagati il compagno 19enne e la madre di lei
È arrivata all'udienza preliminare al Tribunale di Mantova la vicenda di una giovanissima mamma quindicenne e del suo compagno 21enne, ad oggi genitori di una bambina di 15 mesi concepita quando la ragazza aveva solo 13 anni. Gli insegnanti della scuola media mantovana che la ragazza frequentava avevano segnalato ai servizi sociali la gravidanza da cui poi era partito l'iter giudiziario per 'procedibilità d'ufficio', come previsto dal codice penale per i reati così gravi da non richiedere querela. Ora il ragazzo, accusato di violenza sessuale, rischia dai 6 ai 12 anni di reclusione.
Indagata è anche la madre 50enne della ragazza, accusata di omessa vigilanza poichè avrebbe dovuto controllare la figlia e impedire che i due consumassero rapporti sessuali completi vista la giovanissima età della ragazza. La richiesta di un processo per la madre è stata avanzata dal pm Fabrizio Celenza, contestandole la stessa accusa del giovane di 'violenza sessuale ai danni di minore infraquattordicenne' in quanto la donna avrebbe 'incoraggiato' la figlia a concedersi al giovane. Infatti secondo quanto stabilito dal codice penale, non impedire che si verifichi un evento che si avrebbe l'obbligo giuridico di evitare equivale a provocarlo. A difesa della madre, i suoi legali spiegano che non sia intervenuta vedendo la figlia felice e innamorata. La ragazzina stessa, infatti, in un interrogatorio protetto con i carabinieri, ha spiegato che la conoscenza con il 19enne è inziata da un'amicizia di lunga data tra le rispettive famiglie da cui poi è nata una relazione di sua stessa inziativa.
L'avvocato del padre: "A sconfessare la violenza è lo stesso atteggiamento dei ragazzi"
Per legge si tratta di violenza sessuale su minore, ma come afferma l'avvocato Giovanni Gasparini che difende il padre, "il rigore della norma va ricondotto nel contesto di una vicenda nella quale non c'è traccia della violenza presunta della legge". E ancora "A sconfessare la violenza è lo stesso atteggiamento dei ragazzi, mano nella mano". Come riporta la Gazzetta di Mantova, il processo avrà inzio il prossimo 21 novembre presso il tribunale di Mantova perchè nel 2021 i primi incontri tra la 13enne e il 19enne si erano svolti in provincia di Mantova a casa della sorella di lei, dove viveva temporaneamente anche la madre. Attualmente, la giovane coppia convive nella casa dei genitori di lui, al confine tra Veronese e Mantovano.