Natale 2022, cinque libri da far trovare sotto l’albero e per le feste
Lo speciale letterario del Natale 2022: i titoli suggeriti da Affaritaliani.it
Cinque proposte per rendere il Natale davvero speciale: libri da collezione, storie gotiche, horror, biografie, fantasy, narrativa contemporanea e ovviamente atmosfere natalizie.
1) Il grande libro dei gialli di Natale 2 di autori vari (Mondadori Oscar Vault)
Dopo il grande successo riscontrato lo scorso anno da Il grande libro dei gialli di Natale, di cui noi di Affaritaliani.it avevamo già parlato, quest’anno la Mondadori Oscar Vault ha deciso di replicare con un secondo drago nei toni del blu, con scheletri, pistole e coltelli in copertina. Una veste che ci fa ben immaginare che cosa troveremo all’interno di questo bel volume da collezione, il quale di fatto si propone come una raccolta di alcuni tra i migliori racconti thriller, horror, gialli, storici, mistery, noir e gotici pubblicati da autori di grande talento.
Il lavoro di ricerca e selezione svolto dal curatore Massimo Scorsone non è stato affatto semplice né scontato; infatti, non vedrete apparire tra queste pagine i classici che tutti conosciamo e abbiamo letto almeno una volta nella vita, ma storie insolite, meno note e proprio per questo interessanti da scoprire. Ottima forma di intrattenimento per un pomeriggio in famiglia, per una lettura ai ragazzi o per un momento di piacere dedicato a sé stessi, Il grande libro dei gialli di Natale 2 vede le firme di Raymond Allen, Margery Allingham, H.C. Bailey, Nicholas Blake, Edgar Wallace, Michael Gilbert, Donald Stuart e molti altri: scrittori di successo, ma non ancora entrati nell’albo dei sempre eterni come Arthur Conan Doyle o Edgar Allan Poe. Ecco perché questo libro non è soltanto piacevole da osservare e da tenere in mano: il suo contenuto è un accrescimento culturale notevole, con racconti che persino gli appassionati del genere non conosceranno.
Pensato come seguito del primo volume uscito nel 2021, può essere tuttavia acquistato e letto indipendentemente dall’altro, dal momento che non c’è una trama continuativa da seguire; non è una serie, quindi, ma solamente un progetto di raccolta di gialli, che al momento vede due volumi all’attivo, entrambi piuttosto ricchi e corposi. In questo caso sono ben 62 i racconti che Massimo Scorsone è riuscito a mettere insieme per comporre una raccolta originale e stimolante. Scrive a tal proposito Cristiana Astori nella prefazione al libro: “In questi nuovi Gialli di Natale ce n’è per tutti i gusti: dal tradizionale whodunit britannico all’hard boiled americano al caper con furti e rapine rocambolesche, dai gialli storici a brevi spy story e a racconti gotici al confine con il soprannaturale”. Dunque un alto tasso di adrenalina, avventura e anche molto divertimento, per una lettura che non deve essere necessariamente cronologica, ma può anche seguire l’istinto e la predilezione del momento.
Fra i tanti racconti brillanti e spaventosi che potremmo menzionare, citiamo qui lo scritto di John Bingham, romanziere britannico vissuto nel Novecento che forse non tutti ricorderanno, ma che ebbe una vita talmente fuori dall’ordinario – fu persino agente dell’MI5 – da ispirare il personaggio di Smiley forgiato da le Carré. Tra le sue opere, la più celebre fu senza dubbio Frammenti di pietra, da cui venne tratto l’omonimo film, mentre in questa raccolta è stato inserito il suo racconto Crimine a Lark Cottage, di chiara matrice giallistica con risvolti psicologici. Non mancano ovviamente le storie che hanno a che fare con il Natale: una su tutte La mattina del giorno di Natale di Cyril Hare; e non mancano neppure le trame sviluppate attorno al tema dei giochi, altri grandi protagonisti delle feste natalizie, come Collana di perle della nota autrice giallistica Dorothy Sayers o Chi manovra i fili di E.C.R. Lorac. Insomma, tuffarsi nelle atmosfere magiche, gotiche e inquietanti di questo nuovo drago da collezione sarà un’esperienza indimenticabile.
Lo consigliamo perché: è il regalo di Natale perfetto per chi ama leggere, ha una predilezione per il genere e non disdegna i libri esteticamente belli. Farete un figurone, a prescindere dall’età del lettore; se di certo i ragazzi ameranno questo libro alla follia, non saranno da meno neppure gli adulti.
2) Artia di Camelot di Cecilia Randall (Giunti)
Un avvincente romanzo fantasy sotto l’albero – edito da Giunti, peraltro con copertina dalle sfumature rosse, con petali di rosa e il manico di una spada misteriosa – è ciò che ci vuole per ravvivare il Natale degli amanti del genere. Come in molte storie della tradizione fantasy, anche qui la protagonista, Artia, è una sedicenne, nipote di un ricco feudatario che ha in serbo per lei progetti matrimoniali e figli. Non è però questo che la giovane fanciulla sogna, così – quando capisce di avere talento e forze a sufficienza per rivendicare la propria libertà – inizia un viaggio avventuroso allo scopo di conquistare il trono di re Uther Pendragon.
La trama ci lascia subito intuire che si tratta di un romanzo storico, ambientato nella Britannia di un tempo indefinito, popolata di maghi, draghi, cavalieri, impostori ma anche amanti, come il bel Cedric, che sin dall’inizio possiede il cuore di Artia, sebbene non sei destinato a lei. “Mi mancano i nostri momenti al lavatoio vicino al campo di grano, dove ci eravamo conosciuti per caso, le chiacchiere all’ombra della quercia accanto al mulino, i baci scambiati nel fienile. Là, nel nostro ultimo giorno abbiamo fatto l’amore. (…) Fu la prima volta per entrambi e ci sentimmo padroni del mondo, durante e dopo, per qualche ora. Non sapevamo che qualcuno ci avesse scoperto e denunciato a mio zio (…). Me lo portarono via nel giro di poche ore, dal tramonto all’alba”.
Inizia così l’epopea di Artia, che in quel momento, strappata dal suo primo amore, picchiata e segregata nella sua stanza per due settimane, prende consapevolezza di sé e di ciò che non vuole essere: la pedina di uno zio senza cuore, la merce di scambio all’interno di dinamiche di potere totalmente maschili, per sempre subordinata a un signore. È ciò che accadeva a quasi tutte le donne in passato, le quali spesso finivano per accettare la propria sorte; ma questo è, per l’appunto, un romanzo fantasy, dove tutto può accadere. Ecco allora che Artia di Camelot si trasforma a poco a poco in una guerriera, un’eroina, un capo e una guida per molte persone, dando così alla storia che Cecilia Randall racconta una connotazione moderna e in buona parte femminista.
È interessante, tra i molti aspetti affascinanti di questo libro, la presenza di una spada piantata nella roccia, che soltanto un prescelto potrà liberare. Il rimando ai cavalieri della tavola rotonda, ad Artù e ad Excalibur è chiaro ed evidente anche a chi non è avvezzo al genere; a tal proposito, forse in pochi sapranno che la leggendaria Spada nella Roccia esiste davvero e si trova non in Britannia ma in Italia, precisamente in Toscana, nei pressi della suggestiva Abbazia di San Galgano. Un elemento di mistero in più per fondere leggende e letteratura, che come ben sappiamo spesso vanno di pari passo.
Lo consigliamo perché: è un fantasy di recente pubblicazione che contiene tutti gli elementi per far innamorare i lettori della sua protagonista e per stimolare l’immaginazione di milioni di ragazzi, tanto da essere già divenuto un bestseller a livello mondiale.
3) Stephen King. La guida definitiva al re di Bev Vincent (Mondadori Electa)
Quando abbiamo visto questo volume in libreria gli occhi si sono illuminati e abbiamo subito pensato: è assolutamente da inserire nello speciale di Natale! Per chi ama Stephen King – e sono tantissimi – o anche solo per gli appassionati del thriller e dell’horror, la biografia pubblicata in formato 17 x 24 cm, 240 pagine ricche di immagini e con carta patinata è un regalo eccezionale. Non si tratta infatti di un semplice romanzo biografico o di una mera compilazione di fatti e date, bensì di un’opera a tutto tondo piacevole da sfogliare, da osservare, da tenere in mano. A poco a poco si entra nel mondo di colui che è considerato il re contemporaneo del genere horror e in parte thriller, il quale proprio quest’anno compie i suoi 75 anni e per questo gli sono state dedicate numerose opere da parte di svariate case editrici. Stephen King. La guida definitiva al re, edita da Mondadori Electa e scritta da Bev Vincent, è tuttavia la migliore in assoluto, tanto in termini di contenuto quanto estetici.
Per chi non lo conoscesse, Bev Vincent è un giornalista e uno scrittore, autore di numerosi articoli, racconti, nonché romanzi e sceneggiature, arrivato più volte finalista a premi importanti come il Bram Stoker Award e l’International Horror and Sci-Fi Film Festival. La sua passione per il dark ha fatto scaturire un vero e proprio culto per Stephen King, che qui diventa il protagonista assoluto di un’opera completa, che ne ripercorre vita e carriera. Vuole la leggenda che King sarebbe comparso all’improvviso sulla scena editoriale nel 1974, grazie al celeberrimo Carrie: in effetti quel romanzo lo consacrò a livello mondiale, ma in realtà il giovane Stephen aveva cominciato a scrivere ben vent’anni prima, aveva già pubblicato molto e svolto un lungo apprendistato. Ciò che allora è interessante svelare tra queste pagine sono i risvolti meno noti di una figura che tutti pensiamo di conoscere, ma in verità è assai più ricca ed eclettica di quanto si possa immaginare.
In questa grande biografia, quindi, sarà possibile ripercorrere le orme di come sono nate alcune idee geniali e gli sviluppi di romanzi tra i più famosi della sua produzione; inoltre si potrà venire a conoscenza delle sue passioni, di aneddoti simpatici, di scritti finiti nell’oblio ma non per questo meno degni di attenzione, nonché di ciò che egli stesso pensa di sé e della propria immagine, così come si è imposta sulla scena internazionale. Il tutto corredato da foto di archivio, documenti rari, appunti inediti ed elementi tratti direttamente dalla sua collezione personale. “Il percorso di King è davvero straordinario: da spiantato studente universitario e insegnante in difficoltà è diventato uno degli autori più venduti, e riconoscibili, di tutti i tempi” scrive Vincent nelle prime pagine del volume, quando inizia ad aprire il sipario su un universo così ampio e sorprendente che soltanto addentrandoci in esso potremmo renderci davvero conto di chi sia in realtà Stephen King. Un viaggio unico e una grande opportunità per tutti i suoi fan, quindi, facilmente reperibile in tutte le librerie.
Lo consigliamo perché: è un’opera di valore, di qualità, nonché un libro da collezione e un regalo ricercato, non banale. È adatto senza dubbio a chiunque sia un lettore più o meno appassionato del Re.
4) Il canto di Mr Dickens di Samantha Silva (Neri Pozza)
Partiamo dal presupposto che consigliare la lettura di questo libro implica suggerirne anche un altro, ovvero un grande classico che tuttavia la maggior parte di voi avrà già letto e amato: Canto di Natale. Nel corso dei secoli ne sono state ristampate innumerevoli versioni, più o meno pregiate, alcune con splendide illustrazioni, e lo stesso è stato fatto per l’intera opera di Charles Dickens, nonché per le sue biografie ufficiali. Tuttavia, nessuno aveva mai pensato prima di Samantha Silva di dedicare un romanzo all’atto della creazione di Canto di Natale. È un po’ come sbirciare dietro le quinte e scoprire come viene alla luce un capolavoro della letteratura internazionale, svelando curiosità e simpatici aneddoti che per molti decenni sono rimasti sepolti nell’oscurità.
Il canto di Mr Dickens, recentemente pubblicato da Neri Pozza con una Londra sotto i fiocchi di neve in copertina, ci riporta al 1843, quando Dickens è già un affermato scrittore, possiede una famiglia numerosa che si sta per allargare ancora, vive in una lussuosa casa ed è pressato dalle richieste di fan, editori, giornalisti, familiari, parenti, amici. In particolare, la sua casa editrice pretende che egli consegni il prima possibile un nuovo libro adatto a tutti, meglio se con qualche rimando al Natale ormai alle porte; ma soprattutto, chiede a gran voce un’opera capace di sbancare ai botteghini come era accaduto tempo prima con Oliver Twist.
Così, Charles si mette a vagare per le strade di una Londra fredda, tanto magica quanto miserevole al cambiar di quartiere, alla ricerca di un’ispirazione; fino a quando all’improvviso quell’ispirazione si concretizza nella figura leggiadra e al contempo misteriosa di Eleanor Lovejoy. “Lei lo guardò da sotto il cappuccio di velluto. Il suo viso sembrava illuminato da dentro, un pallido chiarore di perla. Aveva occhi gentili, forse blu, sempre che la notte non stesse giocando qualche scherzo, e splendenti, che non tradivano alcun timore di finire investita. Rimase colpito da quella sua bellezza semplice”.
Con una prosa leggera e delicata, Samantha Silva, già apprezzata scrittrice e sceneggiatrice, dà vita a una storia che fonde insieme realtà e finzione, fatto storici e immaginazione. Il canto di Mr Dickens è stato talmente apprezzato all’estero da essere stato adattato per il teatro, con un debutto a Seattle proprio nei giorni di Natale. In Italia per ora arriva il libro tradotto ed edito da Neri Pozza, regalo ideale per tutti gli amanti del grande scrittore inglese, ma consigliato anche a chi adora lo spirito natalizio o più in generale il romanzo storico.
Lo consigliamo perché: è una storia originale e non superficiale che risulta molto piacevole; l’autrice è abile nel trarre spunto da alcuni elementi chiave – il Natale, Charles Dickens, Canto di Natale – per poi condurci per mano verso lidi sconosciuti, frutto della sua fervida creatività.
5) Per ogni parola perduta di Benedetta Cibrario (Mondadori)
Chiudiamo questo speciale dedicato ai consigli letterari di Natale con la narrativa italiana, tra le cui uscite recenti – quasi tutte interessanti e di valore – abbiamo selezionato per voi il nuovo romanzo di Benedetta Cibrario, edito da Mondadori. Nonostante abbia scritto diversi libri di successo, la ricordiamo senza dubbio per Il rumore del mondo, pubblicato sempre con Mondadori nel 2018 e arrivato finalista al Premio Strega 2019: un’opera intensa, voluminosa, emozionante in ogni pagina, che ci ha permesso di scoprire le potenzialità e la profondità di questa autrice fiorentina. A novembre è andato in stampa Per ogni parola perduta, già in testa alle classifiche: qui la Cibrario affronta il tema della rinascita, o se vogliamo della resilienza e della capacità di riprendersi in mano la vita dopo un grave lutto, anche grazie all’arte, all’amicizia e alle proprie passioni.
Protagonista della nostra storia è Sofia, distrutta dalla morte dell’amatissimo marito e per questo rifugiatasi nella sua casa di Oxford, lontana dal mondo e da tutto ciò che esso comporta, persone comprese. C’è però qualcuno che riesce ugualmente ad abbattere il muro delle sue resistenze: l’amico Edmund, una forza della natura che tutti noi vorremmo avere al nostro fianco, la intriga con il progetto di una mongolfiera risalente al 1784 e bisognosa di un restyling. Sofia è infatti una restauratrice di tessuti ed è proprio questo suo mestiere così particolare, unito alle interessanti frequentazioni che intrattiene e all’amore per la storia, ad accompagnarci nelle pieghe del suo mondo, fatto di magie, sogni, personaggi curiosi, ricerche insolite, occasioni.
In questa suggestiva ambientazione che Benedetta Cibrario costruisce, dando vita a un romanzo come pochi se ne leggono a firma di una penna italiana, gli strappi assumono un valore simbolico: lo sono quelli che ci portano via all’improvviso una persona cara, lo sono i cambiamenti inaspettati e talvolta dolorosi della vita, oppure lo sono, in senso più pratico, quelli che la mongolfiera porta su di sé, indice di un lungo passato alle spalle e di non poche avventure. Agli strappi si può però rispondere con le cuciture, perché se è vero che non ci restituiranno mai nulla come era prima – che sia la vita, l’amore, un tessuto o un oggetto – restano comunque lo strumento più efficace a nostra disposizione per non fermarci e andare avanti, per ricostruire, per creare qualcosa di nuovo e diverso, non necessariamente peggiore.
Non mancano in questo romanzo commovente, eterogeneo, acuto sotto ogni punto di vista, i riferimenti alla Storia, tanto che potremmo quasi inserirlo nella categoria dei romanzi storici; nello specifico, si discute molto della Russia dello zar Nicola, a partire dal lavoro che proprio il deceduto marito di Sofia stava svolgendo e che riguardava gli immigrati russi in Italia tra la fine dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento. C’è così un continuo passaggio di testimone dal passato al presente e viceversa, in un dialogo che ci fa comprendere quanto i fatti di ieri pesino su quelli di oggi e, di conseguenza, quanto le nostre azioni attuali avranno ripercussioni sul futuro.
Lo consigliamo perché: è l’ultimo romanzo di una grande autrice italiana che si dimostra sempre all’altezza dei premi vinti e dei riconoscimenti ricevuti. Una storia densa di spunti, alla quale guardare per risollevarsi quando la vita ci mette in ginocchio.