Premio Strega, Postorino e D'Adamo favorite a Valle Giulia

I bookmaker puntano sull'autrice di "Come d'aria", recentemente scomparsa, e quella di "Mi limitavo ad amare te"

Di Redazione Cronache
Rosella Postorino e Ada D'Adamo
Libri & Editori

Premio Strega, le favorite sono Ada d'Adamo con "Come d'aria" (Elliot) e Rosella Pastorino con "Mi limitavo ad amare te" (Feltrinelli)

Dei due nomi che con tutta probabilità si contenderanno domani sera il Premio letterario per antonomasia, lo Strega, uno appartiene a una scrittrice che non c'e' più. Si gioca infatti - stando alle mai confermate previsioni - tra Rosella Postorino e Ada D'Adamo la partita della finale, una partita che l'autrice di "Come d'aria" ha iniziato a giocare paradossalmente dopo la propria stessa scomparsa, avvenuta il primo aprile di quest'anno: già presente in dozzina, la scrittrice D'Adamo ha continuato a incassare voti, fino a entrare, ormai postuma, nella cinquina.

A comporre la rosa dei titoli finalisti troviamo "Mi limitavo ad amare te" di Rosella Postorino (Feltrinelli); "Come d'aria" di Ada D'Adamo (Elliot); "Dove non mi hai portata", di Maria Grazia Calandrone (Einaudi); "La traversata notturna" di Andrea Canobbio (La nave di Teseo) e "Rubare la notte" di Romana Petri (Mondadori). Tra questi, Postorino e D'Adamo sono gli unici due nomi che troviamo anche nelle ultime classifiche di vendita. Giovedì sera si deciderà il vincitore.

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Premio Strega, chi vincerà? La situazione delle due favorite

Nella cinquina finalista il libro favorito è sicuramente quello di Rosella Postorino, "Mi limitavo ad amare te", però lo stacco dal libro di Ada D'Adamo in fase di selezione dalla dozzina alla cinquina è stato così risicato che ha spinto molti a ritenere che possa esserci una sorpresa dell'ultim'ora la notte del 5 luglio al Ninfeo di Valle Giulia, a Roma. In realtà, se conosciamo le trame editoriali che tradizionalmente stanno dentro e dietro i premi letterari, la cosa non è poi così semplice perché Feltrinelli ha molto investito sul libro di Postorino e dunque non sarà disposta a farsi "scippare" il Premio da sotto il naso. Per questo pare stia facendo incetta tra gli editori che non sono entrati nella cinquina, come è consuetudine, per massimizzare i loro voti e creare uno zoccolo duro abbastanza resistente da non essere minacciato dal favore popolare di cui sta godendo il libro di D'Adamo.

D'altro canto bisogna però dire che da anni si aspetta che una piccola casa editrice vinca lo Strega e Elliot, l'editore di D'Adamo, è effettivamente una casa editrice piccola ma abbastanza qualificata da accaparrarsi questo onore. Sintetizzando, si potrebbe dire che "Come d'aria" di Ada D'Adamo gode del sostegno di alcuni dei più influenti Amici della domenica dello Strega tra cui, ad esempio, lo scrittore Francesco Piccolo, e che quella della Postorino è invece percepita come la candidatura delle case editrici forti. Prova ne è il fatto che un'altra autrice che era stata data per favorita, Romana Petri, edita da Mondadori, in realtà si è piazzata ultima nella cinquina finalista.

Premio Strega, a volte anche i favoriti perdono

Bisogna infatti ricordarsi che nessuno allo Strega entra cardinale ed esce Papa e che, anzi, molti che sembrano entrare da papi, escono poi cardinali. Memorabile è il caso del 1989, quando lo scrittore ed editore di Adelphi Roberto Calasso entrò come favorito con "Le nozze di Cadmo e Armonia", per veder poi vincere Giuseppe Pontiggia con "La grande sera" (Mondadori). In quell'occasione a pesare furono i voti del pacchetto di Newton Compton che da sempre si è garantito un posto in cinquina e che quest'anno invece ne è fuori e che quindi con i suoi circa 20 voti pò far pendere l'ago della bilancia a favore di D'Adamo o a favore di Postorino.

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