Alta tensione tra Ranucci e Renzi: i 22 sms e gli insulti a Torchiaro
Scoppia la polemica sulle pagine de Il Riformista. Il neodirettore accusa il giornalista di Report di incoerenza sulle regole deontologiche
Alta tensione tra Ranucci e Renzi: i 22 sms e gli insulti a Torchiaro
Alta tensione tra Matteo Renzi e Sigfrido Ranucci. A distanza di due anni dalla querelle sul caso Autogrill e sul video - pubblicato dal conduttore di Report - che riprese l'ex premier a colloquio con lo 007 Marco Mancini, in questi ultimi giorni sulle colonne de Il Riformista (di cui Renzi è direttore editoriale dal 5 aprile scorso) è apparso uno scatto curioso: il volto dello storico programma d'inchiesta ereditato da Milena Gabanelli è stato fotografato a cena con Valter Lavitola - ex direttore dell'Unità passato alle cronache per una condanna di tentata estorsione ai danni di Silvio Berlusconi - e un monsignore di nome Gianni Fusco. Lo scatto è stato pubblicato dal giornalista Aldo Torchiaro, che tempo addietro aveva accusato Ranucci di pagare (con i soldi della Rai) le sue fonti - cosa poi rivelatasi non vera.
"Fare il processo alle intenzioni per gli incontri è un’attività che non riguarda il giornalismo di inchiesta, ma il gossip di basso livello. Quello per intendersi che spesso fa Report nei confronti degli altri": scrive quest'oggi il direttore de Il Riformista. "La notizia è semplice: una controversa figura, un monsignore non notissimo e un giornalista famoso condividono in allegria lo stesso tavolo. Lavitola e Ranucci non solo si "attovagliano" insieme, ma addirittura ospitano un autorevole esponente del clero". "Uno che sembra molto in alto nelle gerarchie vaticane. E che per quasi tre ore – nel corso della cena – ha conversato fittamente con Ranucci e Lavitola". Per questo, secondo il giornale, la foto scattata domenica sera "merita attenzione".
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Ma ecco, in men che non si dica, la miccia che fa scoppiare il caso. Non passano nemmeno due ore da quando la foto inizia a circolare che Ranucci - "che non mi scriveva dall’11 giugno 2021, pieno caos Autogrill" - chiama Renzi. Da lì, parte una raffica di messaggi - per l'esattezza 22 - da parte del giornalista di cui Renzi stenta a cogliere il motivo. Ranucci scrive di essere sotto scorta per "un progetto di omicidio" e che "i suoi uomini della sicurezza hanno identificato chi ha scattato la foto", alludendo a un'"intercettazione abusiva" e una violazione della libertà. "Ma come non ricordare l’Autogrill e tutte le polemiche collegate sul diritto della libera stampa di fotografare persone pubbliche?", apostrofa Renzi. La conversazione finisce poi con Ranucci che dà dello "scemo" a Torchiaro.
E ancora, il neodirettore si interroga sul perchè nessuno si scandalizzi se Ranucci vuole mettere il bavaglio a un suo collega giornalista, come Torchiaro, mentre la solidarietà a Ranucci viene decantata a reti unificate dalla Rai a La7. Da qui un appello: "Se l’ordine dei giornalisti avesse una qualche dignità domani mattina aprirebbe un procedimento contro Ranucci. Se i colleghi che hanno difeso Ranucci sull’Autogrill avessero una qualche coerenza domani mattina chiederebbero conto di questa aggressione verbale. Se la nuova dirigenza Rai avesse una qualche volontà di novità, prenderebbe informazioni su questa vicenda".
Ma se questo non accadrà - tuona Renzi - ecco che "allora del metodo Sigfrido ci occuperemo noi, nei prossimi giorni. Lo faremo - promette - rispettando le regole della deontologia professionale. Quelle che Ranucci evidentemente non ricorda più".