Big tech, Amazon? Che "pacco"... Altre 9mila persone mandate a casa

In sei mesi "tagliate" oltre 300mila persone nelle Big Tech

di Daniele Rosa
MediaTech

Big Tech, altri 9000 licenziamenti annunciati da Amazon

E l’uragano di licenziamenti nelle Big Tech continua. Il gigante Amazon, ritenendo insufficiente il taglio di 18mila posti di lavoro annunciati di recente, ha comunicato che a questi se ne aggiungeranno altri 9mila. E’ stato Andy Jassy, Ceo di Amazon, a dirlo sottolineando  come la decisione sia stata difficile ma “pensiamo sia l’azione migliore per l'azienda a lungo termine”. I nuovi tagli, molto probabilmente, saranno focalizzati in particolare nelle aree della pubblicità, nel cloud computing e nelle risorse risorse umane.

"Data l'incertezza dell'economia in cui viviamo e quella del prossimo futuro, abbiamo scelto di razionalizzare i nostri costi e il nostro personale -ha sostenuto il Ceo - Il principio della nostra pianificazione annuale di quest'anno è stato quello di essere più agili e lo facciamo in un modo che ci consenta di continuare a investire pesantemente in quello che sono i nostri business chiave e nella soddisfazione dei clienti”. Con questo nuovo annuncio Amazon si guadagna il record storico in questa “complicata” gara a chi taglia di più superando Meta, che deteneva il primo gradino in qualità di gruppo più grande in termini assoluti.

Big Tech, Meta ha tagliato il 25% della forza lavoro

In termini relativi invece Meta è ancora la numero uno nei numero dei licenziati tra le grandi Big Tech. Mark Zuckerberg ha, circa dieci giorni fa, annunciato 10.000 licenziamenti che si aggiungono agli 11.000 della fine dell’anno scorso. Praticamente il 25% sul totale degli impiegati che a fine 22 erano 86mila. Ma quale è stata la causa di questo dietrofront così repentino nel trend delle assunzioni? Il motivo sta tutto nella pandemia. In quell’epoca il cambiamento di vita dei consumatori ha rilanciato l’attività di tutta la rete portando le grandi imprese ad assumere tanta forza lavoro con rapidità.

Con il passare della pandemia, la domanda di alcuni prodotti e servizi tecnologici è diminuita e la gente ha ricominciato ad uscire. Inoltre, l'economia colpita da inflazione e successivi aumenti dei prezzi ,si è raffreddata. Tra le grandi tecnologiche l'unica che ha evitato massicci licenziamenti è stata Apple mentre Meta, Alphabet, Amazon e Microsoft hanno  tagliato alla grande. I licenziamenti annunciati nelle Big Tech sono circa 300.000, praticamente tutti negli ultimi sei mesi, secondo il sito Web Layoffs.fyi.

Big Tech, Amazon sta riordinando le proprie priorità

Sempre il numero uno di Amazon ha spiegato che l’azienda sta riordinando le proprie priorità “Questo inizialmente ci ha portato a eliminare 18mila posizioni in una prima fase ed ora altri 9mila per una seconda fase”. L’uomo che ha sostituito Jeff Bezos, nel 2021, alla guida del gruppo, è consapevole di quanto sia difficile capire chi verrà licenziato o meno e questo crea nervosismo in azienda. “Non abbiamo ancora preso decisioni conclusive su dove saranno fatti i tagli ma quando lo avremo fatto, probabilmente entro fine aprile, comunicheremo con i dipendenti interessati o con le rappresentanze sindacali”. E tutta Amazon attende.

Tags:
amazongooglejeff bezoslicenziamentimeta