Denise, Perrino: Speriamo che le carte arrivino a Roma e parta la commissione

Ore14, il direttore di Affari da Milo Infante: perché è importante la commissione d'inchiesta parlamentare


 
MediaTech

Ore14, nella puntata di martedì 23 novembre il direttore di Affari Angelo Maria Perrino torna sulle intercettazioni del caso Pipitone e sull'istituzione della commissione d'inchiesta parlamentare

Nella puntata di oggi di Ore14, il programma di Milo Infante in onda su Rai 2, è proseguito il dibattito sulla sparizione di Denise Pipitone e sulle numerose insidie dell'inchiesta. Tra gli ospiti anche oggi il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino, che ha ribadito la speranza nell'insediamento della commissione parlamentare sul caso Pipitone.

"Ormai dalla Sicilia non verrà più nulla, troppi magistrati si sono atternati su questo caso", sottolinea il direttore Perrino. Quindi "vediamo bene queste intercettazioni telefoniche, perché ripeto, per molti la chiave sta in quelle intercettazioni. E' roba compromettente che finora è stata tenuta nascosta. Togliamo la sabbia da queste carte". La domanda - continua Perrino - che poi ci facciamo è: ma questi magistrati è possibile che non rispondano a nessuno di questa serie di contraddizioni? Di queste incongruenze così evidenti, e l'inchiesta giornalistica ne ha dimostrate a iosa, esisterà un luogo in cui questi magistrati rispondano. Dov'è il Consiglio Superiore della Magistratura, perché non interviene?".

In puntata si torna quindi sulle intercettazioni e la fonte romana di Affaritaliani.it secondo la quale, come rivelato ieri a Ore14 dal direttore Perrino, la chiave del giallo è nelle intercettazioni, che "non vengono rese pubbliche perché comprometterebbero diversi personaggi di spicco, tra cui politici e magistrati". Su ciò Affari si è confrontato con la parlamentare Morani proprio oggi, la quale ha ribadito l'urgenza anche per questo dell'istituzione della commissione.

Persone che hanno avuto - e hanno ancora - l'interesse affinché questa vicenda sia dimenticata. "Come si sa, le intercettazioni una volta che partono prendono conversazioni di qualsiasi tipo, e pare che lì dentro appunto ci siano riferimenti a fatti e persone molto imbarazzanti, che hanno portato a costruire intorno a queste intercettazioni una negatività e dei vincoli assurdi per mantenerle nascoste, anche a livello nazionale", spiega Perrino, interpellato da Infante.

Nell'appuntamento di oggi era attesa anche la parlamentare Pd Alessia Morani, la promotrice della commissione di inchiesta al Parlamento che punta a far luce sul caso della scomparsa della bambina nel 2004 a Mazara del Vallo.  Una Commissione per “ricostruire in maniera puntuale le cause e i motivi alla base della sparizione” della bambina ed “esaminare la compiutezza e l’efficacia dell’attività investigativa“, ha spiegato Morani a maggio (per saperne di più, leggi qui).

Crescono intanto i dubbi sull'innominabile citato da Anna Corona, assieme ad altri tre uomini (un tale Luigi, un certo Giuseppe e Asparino), nelle telefonate intercettate della Corona con la madre e le figlie. 

LEGGI ANCHE

Denise, Morani: "Serve la commissione per fare luce sui buchi dell'indagine"

Perrino: “Incontro chiarificatore con l’ex? Mai andarci, spesso è fatale”

Pipitone, "Siamo stati io e Giuseppe". La frase di Anna Corona intercettata

Vigili urbani, case occupate, stupratori seriali: 3 proposte di Affari a Ore14

Tags:
cmsdenise pipitone