Cina, agli under 18 consentite solo due ore di smartphone al giorno

Uso eccessivo di smartphone da parte dei giovani cinesi. La proposta che fa discutere. Modello replicabile in Occidente? Vota e di' la tua

di Antonio Amorosi
bambini giocano con il cellulare
MediaTech

Cina, due ore di smartphone al giorno fino ai 18 anni. Stretta illiberale o difesa dalle tecnologie?

I bambini cresciuti dagli smartphone e che si avvicinano sempre più ad essere cloni dell’Intelligenza Artificiale, con una dipendenza tossica dalle tecnologie, rendono la società ancora più infantile di quanto non lo sia. Sono anche questi i problemi che si trova ad affrontare la Cina comunista. Con queste motivazioni mercoledì il CAC, l’amministrazione cinese del Cyberspace (il cosiddetto cane da guardia nazionale di Internet), regolatore cibernetico della vita cinese, ha pubblicato la proposta di limitare a sole 2 ore l’accesso agli smartphone se si ha meno di 18 anni.

Le regole imporrebbero a questi modelli di cellulare un funzionamento di sole 2 ore, andando in "modalità minore", appositamente progettata per i ragazzi. I bambini di età compresa tra 8 e 15 anni sarebbero ammessi solo un'ora al giorno, mentre quelli di età inferiore a 8 anni sarebbero ammessi solo 40 minuti. La rete nazionale cinese regola gli accessi. Solo alcuni servizi, come app o piattaforme ritenute idonee allo sviluppo fisico e mentale dei minori, verranno esentate. Il CAC per adesso non ha specificato quali servizi abbiano esenzioni. L'opzione prevederebbe anche che i genitori gestiscano l'accesso dei figli ai contenuti e richiederebbe un Internet fornitore di servizi che mostri contenuti adeguati all'età. 

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E’ evidente che anche in Cina la costruzione di una società forgiata dalla macchine apra problemi etici non di poco conto ma anche discussioni sull’evoluzione del potere. Siamo da qualche anno al cospetto delle prime società dove i minori passano più tempo con le macchine che con i propri simili, assorbendone l’interpretazione mediata quale sapere logico e soprattutto sapere emotivo.

Il CAC ha affermato che i progetti delle proprie linee guida sono aperti ai feedback pubblici fino al prossimo 2 settembre. Non ha però spiegato quando le nuove regole entreranno in vigore.

Ma nella Cina popolare esistono già restrizioni del genere che secondo le autorità hanno avuto un effetto positivo sulle vite dei minori, nel tentare di limitare la dipendenza da Internet, problema considerato diffuso tra i giovani. Nel 2019, Pechino ha limitato il tempo di gioco online giornaliero dei bambini a 90 minuti al giorno e ha rafforzato tali restrizioni nel 2021, consentendo ai minori solo un'ora al giorno di gioco online il venerdì, nei fine settimana e nelle festività.

La restrizione avrà senza dubbio un impatto sull’industria dell’intrattenimento cinese dedicata ai minori. E le prossime restrizioni una ricaduta su aziende come Tencent, la più grande azienda di giochi online della Cina, e ByteDance, che gestisce la popolare piattaforma di cortometraggi Douyin. Le imprese in Cina sono spesso responsabili dell'applicazione delle normative.

Per alcuni esperti l’approccio è paragonabile a drenare il mare con un secchiello ma il problema esiste ed andrebbe almeno sollevato anche in occidente. Il rapporto italiano Eures del 2021 sottolineava che l’82% dei giovani del Belpaese è a rischio dipendenza da smartphone. Anche l’Osservatorio sull’adolescenza qualche anno fa ha raccolto il dato che il 44% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni passa al telefono almeno sei ore al giorno, il 18% del campione totale sta al telefono dalle 7 alle 10 ore al giorno (di questi il 70% è femmina), il 37% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni “chatta continuamente su WhatsApp” e più di 1 su 2 manda più di 50 messaggi al giorno.

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