Diritti tv, Lotito stoppato da Mattarella su proroga Dazn. Ma pesa anche altro

Rilievi del Quirinale fermano la possibile proroga al 2026 per la trasmissione delle partite di Serie A di calcio. Si registrano anche "mal di pancia" in Fdi

Diletta Leotta
MediaTech

Diritti tv, niente proroga a Dazn. Il Quirinale ferma l'emendamento

Sui diritti tv del calcio di Serie A interviene il Colle, Mattarella ha di fatto fermato il provvedimento inserito nel Dl Milleproroghe per prolungare al 2026 la scadenza del contratto di Dazn. Dopo i rilievi del Quirinale, e non senza mal di pancia all’interno della maggioranza, - si legge sul Corriere della Sera - il governo si avvia a stralciare l’estensione fino al 2026 dei diritti tv del calcio per Dazn e Sky, inserita all’interno del decreto omnibus atteso oggi pomeriggio nell’aula del Senato. La norma nasce da un emendamento, a prima firma del senatore di Forza Italia e presidente della Lazio Claudio Lotito, approvato giovedì scorso dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di palazzo Madama.

"Ove sussistano ragioni economiche", si legge nel testo, i contratti di licenza per i diritti tv del calcio possono essere prorogati "per il tempo necessario" e comunque non oltre la durata complessiva di cinque anni. I diritti tv della serie A, legati a un contratto triennale (2021-2024), scadono l’anno prossimo; la norma - prosegue il Corriere - ne permetterebbe dunque di prorogare la validità fino al 2026. A spingere il governo a cancellare la norma Lotito (l’ipotesi più accreditata è di farlo attraverso un emendamento soppressivo in Aula) sono stati i rilievi del Colle, che ha posto questioni, di merito e di metodo, sul testo. Ma ci sono anche ragioni interne alla maggioranza: dentro Fratelli d’Italia sono molti i mal di pancia per quello che viene definito "un eccessivo protagonismo" di Lotito.

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