Formigli, surreale talk show sull’utero in affitto a PiazzaPulita su La7
Tutti parlano di diritti delle coppie omosessuali ma nessuno di quella dei minori
Formigli, surreale talk show sull’utero in affitto. Non si tutela il minore e non si usa la scienza
Lunare e sidereo il dibattito che si è tenuto giovedì sera a PiazzaPulita in onda su La7 e condotto da Corrado Formigli.
In studio erano presenti l’ex senatore Simone Pillon e il giornalista Francesco Borgonovo da una parte e il deputato Alessandro Zan e l‘“arcobalena” Alessia Crocini dall’altra. Poi si aggiungono due coreografici personaggi, i “karma B”, tecnicamente chiamati “drag queen”, che al di là dell’inglesismo che fa fico sono i soliti uomini travestiti da donne. In collegamento una coppia di Palermo di omosessuali che ha utilizzato l’utero in affitto per avere due gemelli con in mezzo Formigli che naturalmente strizza l’occhio al progressismo ma cerca di far finta di essere equilibrato, il che è ancor più pericoloso di uno apertamente schierato. Da remoto pure la professoressa Chiara Saraceno che incarna l’Ideal tipo dell’anziana progressista in look gozzaniano d’antan.
Dunque si tratta del tipico “agguato” televisivo con due ospiti in minoranza, Pillon e Borgonovo, contro tutti gli altri cinque e con l’arbitro chiaramente a favore della maggioranza. Diciamo pure che siamo due contro sei e ci capiamo meglio. La coppia gay ha utilizzato la maternità surrogata o utero in affitto per soddisfare le proprie voglie di maternità e lo ha fatto negli Usa pagando anche una bella cifra ad una signora che si presta per denaro. Naturalmente si indignano quando si parla di “utero in affitto” ma di questo si tratta.
I mirmidoni Pillon - Borgonovo si difendono come possono ma sono –come detto- in netta minoranza. Oltretutto, la Crocini interrompe maleducatamente in continuazione Borgonovo non facendolo parlare e il giornalista si mostra fin troppo signore mentre Formigli non la blocca tempestivamente. Zan, come al solito, ripete ritornelli anteguerra blaterando di “fascismo” e similari. Formigli fa in tempo però a collezionare una topica memorabile di tipo legislativo: non ha capito in cosa consiste un “reato universale” e crede che significhi che un Paese, nel caso l’Italia, voglia vietare in tutto il mondo il reato di utero in affitto invece non è così. Il governo italiano vuole perseguire i suoi cittadini che compiono tale reato anche all’estero, ma Formigli non ha studiato e Pillon lo infilza facilmente.
In tutto questo bailamme tuttavia non si riesce a centrare un punto fondamentale della questione: tutti parlano di diritti delle coppie omosessuali ma nessuno di quella dei minori, anzi, quando lo si fa è addirittura al contrario. Infatti nessuno riesce a citare un punto dirimente: 300.000 anni di evoluzione hanno consolidato in homo sapiens un genitore maschio ed uno femmina.
Le strutture fisiologiche -ma soprattutto mentali- della prole sono perfettamente calibrate per avere due genitori di sesso opposto ed andare contro natura dopo un periodo così lungo porterà scompensi psicologici ai minori. L’evoluzione darwiniana ha infatti selezionato due genitori maschio e femmina proprio perché sono il meglio possibile. Si tratta di Scienza non di chiacchiere. Dunque i genitori omosessuali compiono un enorme atto di egoismo narcisistico ad imporre ad un minore due genitori dello stesso sesso, non potendo prevedere le conseguenze a lungo termine. La Saraceno, l’unica che ci potrebbe capire qualcosa, mesta naturalmente nel torbido parlando di non meglio identificati “studi” che garantirebbero che tutto andrà bene, e magari anzi meglio. Ma purtroppo non è così.
Ad esempio, homo sapiens, si è evoluto in centinaia di migliaia di anni per respirare ossigeno dell’atmosfera, se improvvisamente gli diamo cloro si avvelena. Non è facile mutare traiettorie così consolidate senza danni. Non è un principio difficile da capire, ma i malmostosi profeti dell’egotismo fanno di tutto per nasconderlo, dato per scontato che lo abbiano capito.