"Il narcisismo digitale", il nuovo libro di Agostino Picicco
"L'autore ci invita a superare la subdola richiesta interiore di essere i migliori, cogliendo l'occasione di un nuovo umanesimo digitale"
"Il narcisismo digitale. La sfida di non perdere le relazioni", il nuovo libro di Agostino Picicco
Gli utenti della rete e i vezzi che caratterizzano gli incontri virtuali. La dominanza e l'invadenza di chat che rischiano di soffocare i partecipanti. Sono questi gli argomenti che tratta Agostino Picicco ne "Il narcisismo digitale. La sfida di non perdere le relazioni", (SECOP Edizioni, pp 114, euro 12).
Picicco propone ulteriori riflessioni (a completamento di precedenti pubblicazioni) frutto dell'esperienza social sul senso delle relazioni nell'ottica di una comunicazione digitale rettamente intesa. L'autore delinea tutto questo, talvolta con un filo di ironia.
La prefazione è dell’avvocato Daniela Mainini, presidente del prestigioso Centro Studi Grande Milano. La postfazione è del professor Gianluca Simonetta dell’Università di Firenze.
Agostino Picicco ha conseguito la laurea presso l’Università Cattolica di Milano e, successivamente, l’abilitazione di avvocato e di giornalista. Attualmente è professionalmente impegnato presso la Direzione Comunicazione ed eventi istituzionali dell’Università Cattolica di Milano, coordina le attività culturali di vari sodalizi, tra cui quelle dell’Associazione Regionale Pugliesi, è componente del Consiglio generale dei Pugliesi nel Mondo e della Fondazione don Tonino Bello.
Collabora con varie testate giornalistiche ed è autore di pubblicazioni, contributi a volume e prefazioni. Tra i tanti riconoscimenti, a Milano gli è stata conferita la prestigiosa onorificenza dell’Ambrogino d’Oro e a Giovinazzo la Benemerenza Civica.
“Immigrato e non nativo digitale, dopo ‘Vita da Social’ del 2015 e ‘Comunicare è condividere’ del 2019, in ‘Il narcisismo digitale. La sfida di non perdere le relazioni’ l’autore indulge sul profilo psicologico delle diverse tipologie di fruitore della rete, stilandone con garbo ironici profili, dai notabili ai prezzemolini, dagli iper connessi ai livorosi, proponendo il tema, quanto mai urgente, dell’educazione digitale”. Agostino Picicco ci invita a superare la subdola richiesta interiore di essere i migliori per essere semplicemente migliori, cogliendo l’occasione di un nuovo umanesimo digitale, con tenerezza e garbo, meravigliose doti di cui, egli stesso, ogni giorno, è autorevole interprete” (dalla prefazione di Daniela Mainini).