Intelligenza Artificiale, dopo ChatGPT la battaglia tra le Big Tech continua
10000 milioni di dollari investiti da Microsoft e Bard è il nuovo “mostro” di Google
Intelligenza Artificiale, la nuova corsa tra le Big Tech
Parlare con un robot che ti risponde, sembra ragionare e ti consiglia è l’aspirazione e il sogno di milioni persone. ChatGPT è la chat box che sta avendo un grande successo e ha costretto le grandi BIG Tech a rispondere velocemente per non perdere la partita del futuro sull’intelligenza artificiale generativa, la madre di queste nuove soluzioni. OpenAI ha introdotto ChatGPT, un chatbot beta capace di conversare con una buona affidabilità. La risposta di Microsoft è stata rapidissima: un investimento di 10.000 milioni in OpenAI, la società sviluppatrice di ChatGPT. E Google non è mancato all’appuntamento e ha presentato Bard, il proprio chatbot intelligente.
Intelligenza Artificiale, Bard la chatbox lanciata da Google
Bard, che ancora è nella fase di test, ha un funzionamento simile a ChatGPT ma, secondo i suoi inventori, migliore “Bard-ha detto il Ceo Sundar Pichai-raccoglie info da Internet e con quelle dà risposte immediate. Può servire per soddisfare la curiosità o per scatenare la creatività. Puo’ rispondere ad un bambino sui nuovi cartoni animati, ad un ricercatore in merito alle nuove scoperte o ad uno sportivo sui risultati delle partite nelle League internazionali in tutto il mondo”. Bard è la versione tascabile di LaMDA (Language Model for Dialog Applications). Il progetto di moderazione linguistica due anni fa ha fatto parlare tutto il mondo quando l'ingegnere Blake Lemoine, responsabile delle risposte del robot ha detto di essere convinto che intelligenza artificiale aveva preso coscienza. Terminati i test Bard sarà reso disponibile al pubblico con l’obiettivo di dare risposte di qualità e sicurezza basate informazioni reali. Al momento ChatGPT sembra aver un limite, quello di inventarsi la risposta quando non ce l’ha.
Intelligenza Artificiale, Google tra i leader nei progetti sull'AI
Google è una delle aziende che ha dedicato più tempo e denaro alla ricerca di base e applicata legata all'intelligenza artificiale. La sua divisione Google Brain e la società britannica DeepMind, che ha acquisito nel 2014, sono tra le élite mondiali nella disciplina. Il loro progetto di ricerca Trasformer del 2017 è stato la base di partenza per tutti i nuovi lavori di intelligenza artificiale. Tra gli altri progetti di Google è utile ricordare MusicLM, capace di creare musica originale da un testo fornito dall'utente. Ed ancora i generatori di immagini testuali Dall-E2 o Midjourney, che hanno stupito il pubblico. Il Ceo di Google ha così descritto il valore dell’intelligenza artificiale”L'intelligenza artificiale (AI) sta già aiutando le persone a leggere informazioni nella propria lingua e il mondo medico a rilevare rapidamente le malattie. Per noi l'IA è il modo migliore per organizzare le informazioni del mondo e renderle accessibili a tutti”. Siccome la potenza di calcolo dell’AI raddoppia ogni sei mesi la corsa tra i BIG della tecnologia è più serrata e forte che mai.