Politica

Governo, rimpasto dopo le elezioni. Due ministri rischiano e un big trema...

Di Alberto Maggi

Governo, rimpasto? Ipotesi choc. Si prepara un grande ritorno. Inside

Governo, rimpasto ed elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio


Voci. Rumor. Ipotesi. Ipotesi estreme che non trovano conferme ufficiali nel mondo della politica e della maggioranza ma che vengono vagliati e discussi, chiacchierati dietro le quinte in Parlamento. Le elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio potrebbero essere un passaggio fondamentale per il futuro governo. Indiscrezioni parlano di un possibile rimpasto dopo il voto di domenica e lunedì. Se Forza Italia non dovesse ottenere un buon risultato, con una flessione rispetto alle Politiche sia in Lombardia sia nel Lazio potrebbe perdere un ministero importante.

E nel mirino, stando ai rumor, ci sarebbe Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica dell'Italia. Al suo posto sarebbe pronto il ritorno di Roberto Cingolani, che piace molto alla presidente del Consiglio e che la stessa Giorgia Meloni ha utilizzato come esperto soprattutto nella trattativa con l'Europa sul tetto al prezzo del gas (e non solo). Altro ministro sulla graticola, visti i disastri del sistema sanitario nazionale, sarebbe il responsabile della Salute Orazio Schillaci. Ovviamente non ci sono conferme ufficiali e molto dipenderà dal voto di lista dei singoli partiti, dato che il Centrodestra è certo di vincere sia in Lombardia sia nel Lazio. Ma il voto di domenica e lunedì potrebbe essere l'occasione per un tagliando importante per la maggioranza.

Forza Italia verrebbe ricompensata con il dicastero della Salute, con un tecnico di area indicato da Silvio Berlusconi e ovviamente gradito a Palazzo Chigi. Fatto sta che qualcosa bolle in pentola e nel governo si aspettano i risultati delle Regionali per "sistemare alcune cose che non vanno". Confermatissime le poltrone delle Laga, che stando ai rumor dovrebbe avere una crescita rspetto alle Politiche del 25 settembre soprattutto in Lombardia. Attenzione anche a Carlo Nordio, difeso a spada tratta da Fratelli d'Italia e dalla premier, ma laddove FdI dovesse subire un calo, anche piccolo, sarebbe proprio la poltrona del Guardasigilli la prima a rischiare.