Investimenti pubblicitari, cresce la radio: più campagne e inserzionisti
Nel mese di gennaio gli investimenti radiofonici hanno registrato un balzo dello 0,8%. Il volume degli inserzionisti cresce del 15%, campagne in rialzo del 2%
Amorese, presidente Fcp-Assoradio: "La crescita degli inserzionisti è per noi un indicatore di grande rilievo e soddisfazione"
La radio non rallenta la sua corsa e conferma il suo ruolo tattico-strategico come mezzo comunicativo: secondo i dati rilevati nell’ambito dell’OsservatorioFcp-Assoradio coordinato dalla società Reply nel mese di gennaio la crescita degli investimenti pubblicitari radiofonici ha registrato un balzo dello 0,8%.
Nel mese si conferma ulteriormente la tendenza, sottolinea Primaonline, che aveva già caratterizzato gran parte del 2021, ad un ampliamento del volume degli inserzionisti (+15%) e della numerosità delle campagne (+2%). La crescita degli investitori avviene trasversalmente rispetto alle diverse merceologie, considerando che a gennaio si riscontra un risultato positivo per numerosi ed importanti comparti merceologici quali Distribuzione, Alimentari, Bevande, Abitazione, Finanza/Assicurazioni, Turismo e Viaggi.
“Anche se ad inizio anno non è facile tracciare una precisa tendenza prospettica degli investimenti, siamo comunque molto soddisfatti di aver aperto il 2022 con un risultato positivo", ha dichiarato Fausto Amorese, presidente Fcp-Assoradi. "A prescindere dal valore complessivo dei fatturati pubblicitari, la crescita degli inserzionisti è per noi un indicatore di grande rilievo e soddisfazione. Questi due anni di pandemia hanno determinato un’ulteriore competizione fra i diversi media, nella quale il medium radiofonico ha saputo consolidare il proprio ruolo, sia in chiave tattica che strategica”, ha continuato Amorese.
“A gennaio si conferma la crescita della componente “non tabellare” costituita da progetti ed iniziative in grado di supportare sia gli obiettivi di costruzione della ‘brand equity’ delle aziende che di agire, parallelamente ad altri media, sulla componente di ‘Lead generation", ha concluso Amorese.