Luciano Canfora striglia Parenzo-De Gregorio: gelo a In Onda. Cosa è successo
"Ma che domande sono?", il professore Luciano Canfora bacchetta i giornalisti David Parenzo e Concita De Gregorio per i quesiti sulla rivolta russa
Rivolta Wagner, Luciano Canfora "boccia" i giornalisti Parenzo-De Gregorio. Dilaga l'imbarazzo. Cosa è successo
Lo stop dell’avanzata del gruppo Wagner su Mosca e le ripercussioni sulla guerra in Ucraina (e in Occidente) continuano a tenere banco nel dibattito mediatico. Nella serata di ieri a In Onda, il talk preserale di La7 condotto dal duo David Parenzo e Concita De Gregorio, si è cercato di analizzare da vicino la strategia del mercenario russo: tattica o gioca spregiudicato? Perché c’è stata la retromarcia? Cosa succederà ora e quali saranno le conseguenze per la guerra in Ucraina? Cosa ha ottenuto l’ex “cuoco di Putin”? E soprattutto dov’è Putin? In studio Paolo Mieli ha cercato di decifrare le dichiarazioni dei due leader dando la parola al professor Canfora: “Metto l’accento sul richiamo di Putin al 1917 perché con noi abbiamo Luciano Canfora, il più grande esperto al mondo di quell’anno. Una sua decodificazione è fondamentale”.
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De Gregorio è partito con la prima domanda: “Cosa sta succedendo?”. Lo storico, in modo glaciale, ha risposto: “Mi pare una domanda da non porre a un cittadino che vive molto lontano dai fatti. Non posso rispondere…”. Ed ecco che è arrivata la prima bacchettata: "Al massimo la domanda può essere quali dinamiche si sono messe in moto, quali ipotesi si possono fare e quanto è cresciuta la considerazione della nostra stampa verso Prighozin...”.
Ma non è tutto. Canfora ha concesso il bis anche a David Parenzo che gli ha chiesto se fosse possibile immaginare che il capo della Wagner per il blitz avesse stretto un accordo con qualcuno molto vicino a Putin e lo studioso con una risata sarcastica ha risposto: "Il fatto stesso che lei ponga la domanda in questo modo dimostra che nessuno di noi può rispondere a una simile domanda...dovremmo conoscere gli arcani imperi...perciò dico: per passare il tempo va benissimo...facciamoci tutte le domande che vogliamo...non avendo infiltrati nelle retrovie russe stiamo facendo un esercizio retorico abbastanza vacuo”.