Merlino-Berlinguer, le zarine via da La7-Rai: la Sx non parli di epurazione

Cacciati o in fuga, mettetela come volete: da Rai 3 fuggono i volti storici di Viale Mazzini. Bianca Berlinguer e Myrta Merlino pronte a sbarcare a Mediaset

L'opinione di Pietro Mancini
MediaTech

Berlinguer e Merlino via da Rai e La7 solo 20 giorni dopo la morte del Cavaliere. Commento  

Myrta Merlino, 54 anni, di Napoli, e Bianca Berlinguer, di Sassari, 63 anni, hanno lasciato la Rai. Paradossale, ma non sorprendente, che approdino a Mediaset, solo 20 giorni dopo l’addio del Fondatore, due “zarine” dei talk, ma non degli ascolti, che hanno salito i gradini della carriera, attestate su una linea di forte anti-berlusconismo.

Per sostituire l’ex allieva, a “tele-Kabul”, del compagno Sandrone Curzi, romano (1930-2008)-che, dopo 34 anni in Rai, condurrà, su Retequattro, "Stasera Italia”, sinora guidata da Barbara Palombelli, romana, 70 anni, moglie dell’ex Sindaco di Roma, “Cicciobello” Rutelli, 69 anni. 

La tv pubblica dell’epoca di Meloni, romana, 46 anni, sembra orientata a promuovere la bionda Monica Giandotti, romana, 45 anni, moglie di Stefano Cappellini, catanese 49 anni, capo della redazione politica, de "La Repubblica”, schierato in prima linea contro il governo di centrodestra.

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Siamo curiosi di sapere se Roberto Sergio, romano, 63 anni, dopo aver letto la lettera di dimissioni della Berlinguer, abbia reagito, serenamente, alla Renzi, 48 anni. Oppure con sarcasmo, come l’allora segretario del PCI, Palmiro Togliatti (1893-1964),che commentò, sprezzante, l’uscita dal Pci dello scrittore Elio Vittorini (1908-1966)nel 1951, firmando, con lo pseudonimo Roderigo di Castiglia, il corsivo su “Rinascita”, che titolò: "Vittorini se n’è ghiuto, e soli ci ha lasciato!”.

Significativo il commento del giornalista Giuseppe Candela, che lavora per Dagospia e per il sito de “Il Fatto Quotidiano”: "Cacciati o in fuga, mettetela come volete. Fuori da Rai3 Fazio, Littizzetto, Gramellini, Annunziata e Berlinguer. Nemmeno ai tempi di Silvio Berlusconi...”, che, forse, da lassù se la ride.

Non credo che l’ex premier abbia mai previsto che la sua azienda avrebbe mega-stipendiato la sussiegosa figlia del defunto marchese Enrico Berlinguer (1922-1984), già capo dei tanto odiati e temuti dal Cav. comunisti. 

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