"Migranti invasori", Feltri: nessuna censura sul "suo" Libero, solo un rinvio

L'Italia ha bisogno di normalità e il politically correct sta da anni ribaltando i valori tradizionali

Di Giuseppe Vatinno
MediaTech

Migranti, borseggiatrici, gender-fluid. Basta politically correct, l'Italia ha bisogno di normalità

Ieri è apparso un post particolare su “X” - ex Twitter - di Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, in cui si lamentava di una censura subita. Feltri, giova ricordarlo, è il fondatore di Libero, un giornale che si è sempre distinto per la diversità di impostazione e per combattere l’esiziale politically correct - anche a colpi di titoli incandescenti - che sta devastando l’Occidente.

Per la cronaca Sallusti – direttore editoriale - è tornato a Libero nel 2021 dopo aver lasciato il Giornale ad Augusto Minzolini che da poco tempo è stato acquisito dallo stesso gruppo editoriale di Libero e cioè quello degli Angelucci che stanno dando forma ad un vero e proprio blocco informativo di centrodestra, possedendo anche il Tempo.

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Feltri sostiene di essere stato censurato per la prima volta in 60 anni probabilmente per aver utilizzato il termine “invasori” riferito agli emigranti, tuttavia, sempre lo stesso Feltri fa notare come lo stesso termine sia stato utilizzato contemporaneamente proprio lo stesso giorno da il Giornale. Lo “xitter”, ormai dobbiamo chiamarlo così, è molto chiaro: "Per la prima volta in 60 anni di professione giornalistica sono stato censurato, ed è accaduto nel giornale che ho fondato, Libero. Non so perché. Nessuno mi ha dato spiegazioni. Suppongo perché ho definito invasori gli emigranti, esattamente come ha fatto il Giornale oggi".

Sempre su Libero ieri Feltri aveva utilizzato anche il termine “clandestino” sostenendo che continuerà ad utilizzarlo. Dopo le lamentele di Feltri qualcosa è cambiato perché lo stesso fondatore in tarda serata ha riportato in un altro post: “Contrordine compagni. Non sono stato censurato, ma rinviato. Il mio pezzo sugli invasori esce domani, martedì. Evviva. Grazie Sallusti.” Ma il senso della vicenda permane intatto.

Feltri conduce da anni una battaglia contro il politically correct che – come dicevamo - sta devastando l’Occidente saldandosi con iniziative sempre più ridicole come quella della Walt Disney di produrre una nuova versione di Biancaneve e i sette nani, politically correct, con i nani spariti o degradati a figure mitologiche e la protagonista di colore che ora si dovrebbe chiamare, pensiamo, “Neraneve” (chissà se il termine si possa usare) e già etimologicamente mostra la sua totale assurdità.

Oltretutto il Principe Azzurro è tacciato di violenza sessuale dalle femministe perché non ha chiesto il consenso al bacio alla protagonista addormentata. Siamo all’assurdo. Ne ho parlato qualche tempo fa qui.

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La vicenda della censura a Feltri si inserisce e si compenetra con la vicenda del generale Roberto Vannacci che ha pubblicato un libro, “Il mondo al contrario” che ha scalato immediatamente le vendite di Amazon piazzandosi stabilmente al primo posto a riprova del grandissimo interesse dei cittadini. Da tempo assistiamo nel nostro Paese al più esplicito caso di quello che si può chiamare “Mondo alla rovescia” in cui tutti i valori sono stati sovvertiti.

Se ti derubano in metro le borseggiatrici non possono essere arrestate e ti prendono in giro, protette da alcuni partiti politici come il Pd. Oltretutto non puoi neppure dire a che etnia eventualmente appartengono. Se ti occupano casa mentre sei via non li sloggi più neppure a cannonate. Se una professoressa viene impallinata dagli alunni a lezione la colpa è sua e rischia la denuncia penale da genitori che invece che sganasciare i figli attaccano i docenti. Se un ladro cade dal tetto invece di festeggiare devi stare attento che non ti denunci lui perché era insicuro. Ne ho parlato spesso ad esempio qui.

Ma torniamo al generale. Dopo che il ministro Guido Crosetto ha pestato una “entropia da marciapiede” (chiamata volgarmente “cacca”) punendo l’alto graduato si è ritrovato tutto il centrodestra contro. E questo perché chi ha votato questo governo lo ha fatto anche perché non ne può più della pazzia del politically correct e dell’ideologia woke che abbatte le statue di Cristoforo Colombo, “imperialista”.

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Come la gente è stufa dell’esibizionismo transgender o similare. Ognuno faccia quello che vuole ma non lo venga a spiattellare in faccia. Se fosse passato il liberticida “decreto Zan” un cittadino poteva finire dentro per aver difeso la propria eterosessualità.

È in atto da anni un attacco violento e antidemocratico di una piccola minoranza contro la maggioranza. In Italia c’è bisogno di normalità, di ricomporre il patto valoriale tra i cittadini che sono stufi di stramberie. I migranti sono un grossissimo problema e non lo dice solo la destra lo dicono adesso anche i sindaci del Pd. Il termine utilizzato da Feltri, “invasori”, non è offensivo e descrive perfettamente la situazione che la maggioranza degli italiani percepisce. Si tratta infatti di una “invasione” non nel senso tecnico della parola ma in quello culturale e sociologico.

Si vada in una periferia degradata d’Italia, ad esempio Acilia tra Roma ed Ostia. Sentire parlare italiano è un miracolo. La sera non si può uscire perché i “migranti” pattugliano le strade sputando e gettando immondizia. Spesso i migranti ubriachi minacciano la gente. Non si tratta forse di una “invasione”? Pensavamo che la critica alla giusta reazione - anche etimologica - fosse limitata ai giornali di sinistra ma questa volta l’attacco avviene addirittura da destra e proprio al fondatore.

Forse varrebbe allora ricordare la frase: Surtout pas trop de zèle, “soprattutto non troppo zelo” che pronunciò il diplomatico e ministro francese Charles-Maurice de Talleyrand ai suoi funzionari smaniosi di mettersi in mostra. L’eccesso di zelo perbenista infatti è nocivo per la stessa causa che si vuole difendere.

Per finire c’è una frase bellissima dello scrittore Gilbert Keith Chesterton che sappiamo piace a Giorgia Meloni e che rende bene conto del “mondo alla rovescia”: “Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d’estate”. Ecco, lasciateci la libertà di dire come stanno veramente le cose, senza censura e senza paura.

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