Musk: "Chi vuole un chip nel cervello?". Neuralink, al via i test sugli umani
Il miliardario sudafricano dà il via alla sperimentazione sugli esseri umani
Neuralink, Musk: "Malati di Sla, potreste ripristinare il pieno movimento del corpo"
“Il primo paziente umano riceverà presto un dispositivo Neuralink". Ad annunciarlo è il magnate proprietario di X (l’ormai vecchio Twitter), Elon Musk, che proprio attraverso il suo social network amplifica la comunicazione della sua compagnia che lavora a interfacce cervello-computer.
Neuralink aveva infatti riferito un paio di giorni fa di aver aperto il reclutamento per il primo trial clinico sull'uomo. Si testa un chip da impiantare nel cervello. L'invito a candidarsi per lo studio è rivolto a persone che soffrono di "quadriplegia causata da una lesione del midollo spinale o di Sla, sclerosi laterale amiotrofica". "Potreste essere idonei", twitta l'azienda.
"Questo ha il potenziale per ripristinare il pieno movimento del corpo", aggiunge via social Musk, mentre la notizia rimbalza sui media di tutto il mondo. "Immaginate se Stephen Hawking lo avesse avuto a disposizione", commenta infine. L'azienda aveva spiegato in una nota rilanciata via social di aver ricevuto l'approvazione di un comitato di revisione indipendente, e del primo sito ospedaliero coinvolto, per poter iniziare il reclutamento per il suo primo studio clinico sull'uomo, battezzato 'Prime' (Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface).
"Un innovativo studio sperimentale su dispositivi medici per la nostra interfaccia cervello-computer wireless completamente impiantabile", lo aveva descritto Neuralink. Obiettivo: valutare "sicurezza dell'impianto e del robot chirurgico" e "funzionalità iniziale dell'interfaccia, per consentire alle persone con paralisi di controllare i dispositivi esterni col pensiero".