Non è l'Arena, Cairo sentito per 4 ore dalla Procura. Le verità nascoste sul caso Giletti
Interrogato dai magistrati di Firenze, Cairo ha rivelato dettagli in merito al caso Giletti, i quali hanno portato alla chiusura improvvisa di Non è l'Arena
Stop Non è l'Arena, Urbano Cairo interrogato dai magistrati: che cos'è emerso sul caso Giletti
Emergono nuovi dettagli sul caso Giletti. Il patron di La7 e del Corriere della Sera Urbano Cairo è stato interrogato per oltre quattro ore dalla Procura di Firenze in merito alla chiusura improvvisa e anticipata di Non è l’Arena. Tra l’altro, proprio in concomitanza di una puntata speciale in cui si affrontava il delicato argomento di nuove rivelazione sui rapporti tra mafia e politica.
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Sentito come testimone, i magistrati che indagano sulle stragi mafiose del ’93, hanno interpellato Cairo sulla sospensione del programma condotto da Massimo Giletti, che nelle ultime puntate aveva affrontato tra le altre cose la figura – centrale nelle indagini della procura fiorentina- di Salvatore Baiardo, tuttofare dei boss Graviano noto tra le altre cose per la presunta “profezia” sulla cattura della Primula rossa di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.
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Ma non è tutto. Come riporta Repubblica, a interessare la Procura sono soprattutto le rivelazioni fatte da Baiardo a Giletti su una foto che ritrarrebbe Silvio Berlusconi insieme con Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino, e che dunque dimostrerebbe (l’esistenza dell’immagine è tutt’altro che certa) i rapporti tra la malavita e la politica.
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Turco e Tescaroli, i magistrati che hanno sentito Cairo, avrebbero insistito proprio su questo dettaglio, chiedendo all’imprenditore se avesse parlato con il giornalista dell’immagine. Intanto, la procura fiorentina nelle scorse settimane ha chiesto l’arresto dello stesso Baiardo, e dopo il no del gip ha fatto opposizione. L’udienza è fissata per il 14 luglio.