Presa diretta, anticipazioni: Italia ed Europa senza figli né lavoratori

Il programma di approfondimento condotto da Iacona andrà onda su Rai3 alle 21:20

di Redazione Mediatech
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Presa diretta, anticipazioni: un viaggio nell'Italia e nell'Europa senza figli e senza lavoratori

Tornano le inchieste di Presa diretta, il programma condotto da Riccardo Iacona con l'obiettivo di approfondire e raccontare le questioni più attuali per cercare di capire un mondo sempre più complesso. La puntata in onda questa sera alle 21.20 su Rai3 si intitola "Senza Persone" ed è stata realizzata da di Riccardo Iacona con Chiara Avesani, Marcello Brecciaroli, Cecilia Carpio, Raffaele Marco Della Monica, Luigi Mastropaolo, Elena Stramentinoli, Cesarina Trillini, Eugenio Catalani, Matteo Delbò e Alessandro Marcelli.

Presa diretta, anticipazioni: Senza Persone

Crisi demografica e mancanza di forza lavoro i temi affrontati, in un racconto collettivo dell’Italia che invecchia e resta senza lavoratori in ogni settore. Il mondo delle imprese chiede più quote di stranieri e il Governo ha ampliato il Decreto Flussi a quasi 500mila ingressi con regolare visto di lavoro nei prossimi 3 anni. Un fenomeno che coinvolge l’intera Europa ma al quale paesi europei come l’Inghilterra e la Germania hanno scelto di dare risposte diverse da quella italiana.

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Ma come funziona il Click Day, ovvero il meccanismo per far arrivare lavoratori stranieri in Italia? La nostra economia ha la forza lavoro di cui ha bisogno? La risposta di Presa diretta è in viaggio nel mondo delle imprese venete. E poi la storia incredibile di centinaia di ragazzi stranieri formati con finanziamenti pubblici per venire a lavorare in Italia. Ma quanti ne arrivano davvero?

La Gran Bretagna, invece, con la Brexit e le politiche contro l’immigrazione clandestina, si è ritrovata senza lavoratori in moltissimi settori nonostante lo scorso anno siano arrivati nel Paese 1 milione e 200mila immigrati regolari, un record assoluto. La Germania, al contrario, nel 2015, durante la crisi siriana, accolse più di 1 milione di persone in poche settimane, e oggi ha bisogno di più lavoratori stranieri: 400mila ingressi l’anno per mantenere il livello di forza lavoro necessaria alla sua economia. 

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