Rai, l'ad Fuortes senza poltrona. Sala è categorico, non lo vuole alla Scala
Nonostante gli sforzi del ministro Sangiuliano continuano i no che bloccano il nuovo corso in viale Mazzini. Problemi anche per il San Carlo di Napoli
Rai, il caso Fuortes: il doppio no dei teatri di Milano e Napoli
Il governo Meloni ha deciso di mettere mano alla Rai, ormai è palese che l'attuale esecutivo è intenzionato a cambiare i vertici della tv di Stato. Ma il problema è legato - si legge su La Stampa - all'attuale amministratore delegato, non si trova una soluzione per Carlo Fuortes e il tempo passa. Nuvoloni neri si addensano sul suo futuro ai vertici del Teatro alla Scala di Milano, dato per certo con troppo anticipo. E se la Scala dovesse insistere con il suo niet, ecco che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, cui spettano le nomine, avrebbe già pronto una degna alternativa: il San Carlo di Napoli, e lì Sangiuliano giocherebbe in casa. Ora il posto di sovrintendente appartiene a Stéphane Lissner, che già aveva occupato quella poltrona proprio alla Scala.
Ma anche questa - prosegue La Stampa - non sarà una passeggiata di salute. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, un tipo non facile al convincimento e che non ha mai amato Lissner, aveva in mente tutt’altra figura. Chissà se in spregio a Lissner le due strategie non finiscano per combaciare. Intanto è già partito l’attacco di Sangiuliano all’attuale sovrintendente: «Oggi il San Carlo non ha ancora una proiezione pari alla sua storia, al suo valore e potenzialità. Il San Carlo deve tornare ad avere il posto di primato che merita». Una bordata di tutto rispetto rintuzzata a tono da Lissner, che fa capire l’atmosfera. E poi bisogna vedere se Fuortes vorrà accettare questo piano di riserva.