Rai, il nuovo piano su talk-show e ospiti: rotazione, competenze e gratuità

Dopo le forti polemiche sul caso Orsini, la Vigilanza di viale Mazzini ha chiesto espressamente un cambio di registro per quel che riguarda i talk-show

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Rai, basta spettacolarizzazioni e ospiti fissi: la Vigilanza chiede un cambio di registro

Il caso Orsini è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo le innumerevoli polemiche sulle ospitate, tra gratis e non, di Cartabianca e, più in generale, della Rai, arriva un importante annuncio dalla Vigilanza. Il relatore e presidente della Vigilanza bicamerale, Alberto Barachini, ha predisposto un testo, formulato in cinque punti, che il 12 aprile verrà sottoposto agli altri parlamentari.

Queste le richieste della Vigilanza di viale Mazzini. Mettere un freno alla spettacolarizzazione nei talk show, attraverso alcune raccomandazioni sulla scelta degli ospiti, che devono essere di riconosciuta competenza e partecipare preferibilmente a titolo gratuito. La Vigilanza chiede anche di prevedere meccanismi di rotazione delle presenze, al fine di evitare una presenza eccessivamente prolungata di un solo soggetto e quindi di favorire la pluralità delle voci.

Un'altra raccomandazione consiste nel non favorire la rappresentazione teatrale degli opposti e delle contraddizioni alla ricerca della spettacolarizzazione e del dato di ascolto e nel continuare a contrastare il fenomeno della disinformazione, garantendo sempre la veridicità dell'informazione e la rigorosa selezione delle fonti. Nella seduta della Vigilanza del 12 aprile e' prevista anche l'audizione dell'amministratore delegato di Rai Way, Aldo Mancino, dopo il via libera alla risoluzione che contiene alcune raccomandazioni per l'operazione di riduzione delle quote di partecipazione nella società che detiene le torri di trasmissione.

Nella bozza di risoluzione, Barachini prova anche a spiegare le buone maniere. “Il servizio pubblico è chiamato a marcare la propria differenza rispetto alle altre realtà e deve comportarsi con un senso di responsabilità di alto profilo soprattutto in questa fase, perché' proprio in questa diversità risiede il presupposto della sua esistenza e del suo finanziamento da parte dei cittadini". Si ricorda, inoltre, che "la selezione dei commentatori e degli opinionisti, così come i tempi e i modi con i quali intervengono nei programmi radiotelevisivi, diventa uno dei primi strumenti a disposizione del servizio pubblico per una corretta rappresentazione della realtà".

Rai, la polemica su Marco Damilano alla striscia informativa su Rai3

Il testo potrebbe essere ampliato anche su aspetti relativi alla scelta dei conduttori e degli altri giornalisti impegnati nei talk. "É importante fare una valutazione sulle risorse interne della Rai, spiega all’Ansa il presidente della Vigilanza. “Sarebbe opportuno utilizzare anche chi ha avuto esperienza all'estero, non solo per una questione di risparmio". Nei giorni scorsi erano sorte polemiche in merito alla scelta di viale Mazzini di affidare la striscia informativa dell'access prime time di Rai3, che partirà in autunno, ad un esterno come Marco Damilano.

 

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