Ricci: "Se parla Giambruno è un casino. Schlein? Fa più opposizione Striscia"

Il papà del programma satirico di Canale 5 si leva qualche sassolino dalle scarpe a "Un giorno da pecora" su Rai Radio1

di Redazione Mediatech
Antonio Ricci
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Caso Giambruno, Ricci: “Le famiglie si rovinano da sole, noi siamo solo un evidenziatore"

Antonio Ricci si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo il caso Giambruno. "Se mi sento in colpa? Non esiste il rovina famiglie, le famiglie si rovinano benissimo da sole, poi viene data colpa all'evidenziatore, che però non rovina niente. Se senza fuori onda non si lasciavano? Questa è una questione interessante, sapere se è stata un'occasione, per questo ho preteso il ringraziamento della Meloni, o se è stata la rottura di questa sceneggiatura di famiglia che invece era destinata a continuare".

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Così a 'Un Giorno da Pecora' su Rai Radio1 il direttore del tg satirico Striscia la Notizia, Antonio Ricci, parlando dei fuori onda del giornalista ed ex compagno della premier Meloni, Andrea Giambruno. "Che idea mi sono fatto? Aspetto che le acque si calmino, sono convinto che certe posizioni si sono rafforzate, come quella di Giambruno. Essendo anche io complottista, dico caspita. Ma lui, il Giambruno, che parla il 'Giambruno', muoia Sansone con tutti i suoi filistei”.

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“Ha mandato un segnale forte con il taglio del ciuffo”, continua, “un segnale biblico: dopo l'età dei sepolcri imbiancati, arriva Sansone che nonostante il ciuffo tagliato ha ancora la potenza per morire lui e tutti i filistei. Se parla Giambruno è un casino... Lui ne esce comunque rafforzato da questo fatto. Avrà tutti i fan, chiunque ha dei fan, dei follower, e con il suo modo di fare ha molti follower. Se lo prenderei a Striscia a condurre? Direi di no. Cosa gli farei fare? 'Casa Meloni', ma non a Striscia", ha proseguito Ricci.

Poi, rispondendo ai conduttori Cucciari e Lauro se pensa che la crisi sia già in atto, ha risposto: "Può darsi, ma pensate alla povera vita di Giambruno costretto per tutto il tempo a vedere gli spettacoli di Pino Insegno o di Pio e Amedeo. La situazione è ancora confusa, non riusciamo a decodificarla. Ci sono dei punti, quel messaggio (quello di Meloni, ndr) è omissivo, dove però c'era tutta la parte della vittima ma non venivano ricordate minimamente tutte le altre vittime, cioè le ragazze che avevano subito tutta quell'esuberanza. Non avevo mai visto una cosa del genere. Sapevo, intuivo che nelle redazioni dei giornali succedeva questo".

"I fuori onda - ha proseguito - sono stati presi a giugno, li ho rivisti a fine settembre quando è ricominciata Striscia. Io non avevo ancora il contratto. Non li ho mandati subito perché ho detto che questo signore poteva dare ancora delle gioie. Ho aspettato che fornisse altro materiale, ma non l'ha fatto. Nel secondo fuori onda si sente uno che gli dice 'attento a Striscia la Notizia' e da lì in poi potrebbe aver fatto molta attenzione. Quando l'ho visto nella copertina di Chi nel campo di grano, ho deciso che era il momento della macina".

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Ma non è tutto. Ricci, infatti, parla anche della figura del numero uno di Mediaset Pier Silvio Berlusconi all’interno dell’operazione Giambruno. "Mi risulta che non sapessero nulla i vertici Mediaset di questa cosa. Tutti sono abituati a pensare che ci siano delle caserme e che nessuno sia libero di fare le cose che vuole fare, Piersilvio Berlusconi non mi ha chiamato dopo la prima puntata", rivela a 'Un Giorno da Pecora'.

"Si tratta”, continua, “di non dire al produttore cosa si sta facendo. Io questo ho fatto, avevo un foglietto in scaletta a parte in cui c'era scritta un'altra notizia, un bel servizio di Luca Abete. Poi lo mando in onda lo stesso, perché nei miei contratti c'è una roba di libertà, non voglio mai arrivare a farlo per questioni di principio. Se mi è capitato mai che il produttore vedesse la scaletta? Esatto, il core business, inserzionisti pubblicitari. La politica arriva per appoggiare l'altro core business", prosegue Ricci.

"Se Giorgia Meloni mi ha chiamato? No, è un mondo malvagio. Non mi ha chiamato - aggiunge ironizzando - Mi deve ringraziare perché nel mio modo di pensare le ho fatto una bella alzata per poter uscire da una situazione. Una cosa del genere non l'avevo mai vista. Per noi a Striscia il rispetto per le veline è santo, una cosa del genere da noi sarebbe un orrore da vedere".

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"Altri fuori onda? Non posso escludere categoricamente che non ci siano altre persone, a questi collegamenti possono arrivarci centinaia e centinaia di persone. Anche persone del pubblico che riprendono il monitor nel corridoio. Come per Insinna, era un fuori onda ripreso dal corridoio", conclude.

Tv: Antonio Ricci, io in Rai? Non ho esclusive, posso andare dove voglio

"Se vengo in Rai? Non ho esclusive, potrei andare da tutte le parti", ha tuonato il papà di “Striscia”.

Pd: Antonio Ricci, fa più opposizione Striscia che Schlein

"Ultimamente dicono che facciamo più opposizione noi che Elly Schlein. Per ora da parte della Schlein non la vedo, ma il suo è un ruolo difficile, è da poco tempo che è lì. Una delle prime cose che ha fatto è andare a una festa a casa di Baglioni, e ha fatto capire la tristezza su come vuole comportarsi. Spero si redima", conclude infine Antonio Ricci, che ironizza: “Quale coppia vorrei vedere condurre Striscia? Dovrei dire Renzi-Calenda, ma è banale".

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