Smart working, il ribaltone di Zoom i lavoratori richiamati tutti in azienda
La società di video comunicazione sinonimo di lavoro a distanza cambia strategia. Ecco cosa c'è dietro
Zoom, cambia la policy societaria. Addio all'era Covid, tutti in ufficio
Novità clamorosa in Zoom, la società di video comunicazione simbolo dello smart working ha deciso di cambiare strategia, addio al lavoro da casa e tutti di nuovo in ufficio. Il gruppo - riporta Repubblica - ha chiesto al suo personale di tornare a lavorare in presenza. La notizia non è passata inosservata e tutti i principali giornali e agenzie straniere ne hanno dato notizia in prima pagina. L’azienda — riporta la Bbc — volta pagina e ritiene che un "approccio ibrido strutturato" sia più efficace e che le persone che vivono entro 50 miglia (80 chilometri), da una qualsiasi sede dell’ufficio, dovrebbero lavorare in presenza.
Quanto? Almeno due volte a settimana. Zoom, in realtà si è semplicemente allineata alla politica di una lunga serie di aziende, da Amazon a Google a Disney, che richiedono ai lavoratori la presenza alla scrivania.
Zoom ha conosciuto il suo momento di gloria durante il Covid. Le azioni dell’azienda (sino ad allora molto meno conosciuta di Skype) erano balzate di 15 volte rispetto al prezzo di offerta pubblica iniziale l’anno prima della pandemia. Il suo valore di mercato azionario ha raggiunto un picco di oltre 140 miliardi di dollari, rendendo l’azienda la regina del settore tecnologico dalla crisi del Covid-19. Moltissime aziende si sono rivolte alle sue riunioni video per riuscire a mantenere il ritmo del lavoro quando gli uffici erano stati costretti a chiudere.