In arrivo i taxi senza pilota, negli Usa giù il numero di incidenti del 76%

Negli Stati Uniti, due compagnie di taxi autonomi hanno già messo sulle strade questi innovativi veicoli. Saranno il futuro della mobilità?

di Redazione Mediatech
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Taxi a guida autonoma, il futuro della mobilità è alle porte. Già attivi negli Usa, ridotto il numero di incidenti

Se di notte vi si dovesse affiancare un auto senza pilota, non preoccupatevi. Non siete i protagonisti di un film horror, siete solo davanti a un taxi a guida autonoma. Negli Stati Uniti, le aziende Cruise e Waymo hanno già messo sulle strade veicoli che non hanno bisogno di alcun un pilota.

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Siamo davanti al futuro della mobilità? Può darsi. Ma c’è anche chi teme che questa nuova tecnologia possa procurare più danni che benefici. I taxi autonomi della Cruise, compagnia della General Motors, in primavera erano stati autorizzati a percorrere le aggrovigliate strade di San Francisco, ma ora sono stati bloccati in tutti gli Usa perché insicuri. Waymo, invece, sussidiaria di Alphabet/Google, è ancora autorizzata a far viaggiare le sue auto.

Ma come si interagisce con questo futuristico tipo di veicoli? Come scrive Repubblica, si fa tutto tramite app. Un grande schermo mostra il percorso, consentendo ai clienti di seguire e dirigere gli spostamenti. L’auto è dotata di Gps che la guidano sterzando il volante e di sensori che l’avvertono della presenza di altri veicoli, semafori rossi o verdi, pedoni che attraversano la strada e ostacoli vari.

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Il problema è che, come accade in tutte le imprese degli esseri umani, non sempre vanno perfettamente lisce. Nell’agosto scorso, ad esempio, una Cruise che viaggiava a 1,4 miglia orarie (circa 2,2 km/h, quindi pianissimo) aveva investito un pedone che stava attraversando la strada quando il semaforo indicava il verde per l’auto.

La colpa era senza ombra di dubbio dell’essere umano, ma i sensori non avevano fermato in tempo la macchina autonoma, come forse invece avrebbe fatto una persona intuendo in anticipo il pericolo. E ancora, come riporta Repubblica, il 14 agosto a lamentarsi erano stati i pompieri, perché una Cruise aveva bloccato il traffico mentre un’ambulanza doveva soccorrere un altro pedone investito.

Gli ingegneri del settore automotive notano che ogni anno oltre 1,3 milioni di persone muoiono in tutto il mondo a causa di incidenti automobilistici. I computer invece non sbagliano, non violano le regole o gli ordini ricevuti e non si stancano. Secondo uno studio realizzato da Waymo con la compagnia assicurativa Swiss Re, le sue auto autonome hanno il 76% di incidenti in meno rispetto a quelle guidate da persone. Se anche riducessero gli scontri mortali del 10%, sarebbero comunque più di 130.000 vite salvate ogni anno.

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